di ADRIANO CIOCI


BASTIA – Sull’area ex-Giontella è ormai scontro frontale. Da una parte l’Amministrazione Comunale, che difende le scelte di un progetto «nel pieno interesse della città», come ribadisce il sindaco Francesco Lombardi, dall’altra non solo le opposizioni consiliari (Forza Italia, Liste Civiche e Rc), ma anche il Comitato Area ex-Deltafina, apolitico e sostenitore di una petizione con circa tremila firme. E per sabato prossimo, 15 settembre, un altro Comitato, quello di Mezzomiglio, sempre contrario alla variante urbanistica, ha indetto una marcia cittadina.
La proposta dall’esecutivo Lombardi, secondo la maggioranza, va ad incidere su un piano attuativo che aveva dei limiti nella viabilità, nel numero di posti auto e nel settore del commercio. Quello nuovo prevede tre rotatorie, realizza il Palazzo della salute, accorpando tutti i servizi sanitari del comune, fa passare lo spazio riservato al commercio da 4.000 a 7.500 mq (con quattro medie superfici), quello a residenza da 5.420 a 7.032. Si recupera l’ex tabacchificio, ma spariscono le scuole, dirottate in altra area e per altri tempi.
Sono proprio l’aumento della superficie commerciale e l’assenza di scuole che hanno provocato la reazione. «Vogliamo bloccare l’operazione – dice Rosella Aristei, delle Liste Civiche – e scegliere insieme il nostro futuro». «L’area ex Giontella – dice Massimo Mantovani di Forza Italia – era ed è area vocata per alcune funzioni: scuola, sport e tempo libero. Immaginare di trasformarla nell’attività prevalente di centro commerciale è un’autentica follia che stravolge e non aiuta il commercio esistente a Bastia, la cui collocazione tra la ferrovia e via Roma è un errore strategico palese. Spero che la variante adottata in Consiglio Comunale, ma non ancora approvata in via definitiva, non abbia corso».
Intanto continua l’attività della raccolta delle firme, giunta a quota 2.800. «Riteniamo – dice Sergio Zocchetti, presidente del Comitato area ex Deltafina – che questi siano numeri importanti che testimoniano la volontà di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica ed in particolare alle scelte in materia di urbanistica e viabilità. Chi, a livello locale, ha responsabilità di governo dovrebbe prenderne atto e recepirne i contenuti piuttosto che dichiararne (a denti stretti) la legittimità e classificarne la provenienza politica. Ci piace pensare che chi ricopre cariche istituzionali, nel momento in cui è investito di questo gravoso quanto impegnativo compito, smetta le vesti di una parte politica e recepisca la volontà popolare espressa con gli strumenti che la democrazia le consente. Con questo spirito rinnoviamo l’auspicio che la variante adottata sia abrogata e vengano ripristinate le precedenti previsioni urbanistiche. Non vogliamo che l’interesse di pochi prevalga su quello dei più. In questo senso ribadiamo la nostra partecipazione alla marcia del 15 settembre, indetta dal Comitato Mezzomiglio, con il quale abbiamo un’identità d’intenti». La manifestazione muoverà alle 16,30 dalla ex piscina Eden Rock e, attraverso via Irlanda e via Roma, giungerà in Piazza Mazzini.

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