Nella città serafica delusione tra operatori ed esercenti: troppa la concorrenza della grande distribuzione


Primi bilanci a venti giorni dalla fine delle vendite scontate


LISA MALFATTO


ASSISI – Le vetrine in saldo nell’assisano non hanno convinto: 20 giorni ancora per i cartellini con la percentuale nel prezzo di capi e calzature, ma i commercianti assisani non fanno certo i “saldi… di gioia”. Il bilancio complessivo lascia a desiderare, gli sconti estivi hanno deluso un po’ tutti, clientela ed esercenti.
Un malcontento generale che non lascia molte speranze di miglioramento per questo rush finale (10 settembre ultimo giorno). A Santa Maria degli Angeli, la voglia dei saldi sembrava essere passata già dopo una decina di giorni dal loro via (12 luglio).
Tra le motivazioni addotte dai negozianti del luogo, i quali ritengono in netta diminuzione le vendite in saldo, quella della crisi economica. Molto sentito anche l’effetto della grande distribuzione e dei complessi commerciali che hanno penalizzato i negozi, così come ha riferito qualche giorno fa il presidente della Confcommercio di Assisi, Francesco Nizzi: “Le nuove grandi aree commerciali vicine al territorio, come quelle di Collestrada e di Foligno – aveva detto – hanno posto in secondo piano la scelta da parte della clientela dei piccoli punti vendita”. C’è anche da considerare il fatto che Assisi non si può considerare un punto di riferimento nel settore moda. Da non sottovalutare anche la volontà della gente di risparmiare. Una serie di fattori, insomma, che fa risultare un andamento della spesa dei consumatori mediamente negativo rispetto a quello dello scorso anno.
Tutta un’altra musica se si “scende” in pianura. A pochi chilometri di distanza dalla città serafica, il “grafico vendite” sembra in netta ripresa: a Bastia Umbra le cose vanno decisamente meglio. “In questa fase finale gran parte dei negozi del territorio (450 in tutto) hanno già la merce nuova per la stagione autunno-inverno, – ha detto il presidente della Confcommercio di Bastia Umbra Marco Caccinello – complessivamente, nei 60 negozi di moda (calzature, intimo e abbigliamento) i saldi sono andati bene: di merce estiva ne è rimasta ben poca, i commercianti sono mediamente soddisfatti. Possiamo dire – ha concluso – che alla fine ci sarà qualche decimale in più nella percentuale delle vendite per questa stagione estiva 2007”.
Nizzi: “Le nuove grandi aree mettono in secondo piano la scelta per i piccoli esercizi”
Caccinelli: “Da noi di merce estiva ne rimasta ben poca, siamo soddisfatti”

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