Il Ministro Turco lascia le famiglie sole davanti al dramma della tossicodipendenza

La repentina decisione del ministro Turco di raddoppiare la dose per uso personale delle droghe cosiddette ‘leggere’ lascia profondamente interdette le famiglie.“Per la quantificazione, anzitutto: quaranta spinelli o dosi equivalenti di altre sostanze più che una modica quantità rappresentano una scorta mensile o più probabilmente la dotazione quotidiana di uno spacciatore. Poi per le modalità: nessuna consultazione preliminare, nessun dibattito tra le associazioni che rappresentano i soggetti interessati alla materia, nessun approfondimento”. Lo afferma in una nota diffusa oggi il FORUM DELLE FAMIGLIE che riunisce 41 associazioni in rappresentanza di circa tre milioni di famiglie italiane. “la sollevazione praticamente plebiscitaria delle comunità terapeutiche – si legge nel comunicato – la dice lunga sul consenso degli ‘addetti ai lavori ’ alla scelta che il ministro ha evidentemente consumato in solitudine o forse in compagnia dei sostenitori della liberalizzazione della droga presenti nella maggioranza di governo. Infine per l’amara constatazione che ora le famiglie sono lasciate ancora un po’ più sole ad affrontare il dramma della tossicodipendenza fin dalle più precoci manifestazioni come per l’appunto può essere il consumo di droghe ‘leggere’”. “lo stato, è la conclusione del forum delle famiglie, eliminando di fatto ogni limite (educativo prima ancora che repressivo) al possesso di quelle droghe ‘leggere’ e di conseguenza rinunciando ad ogni controllo sul loro commercio non fa altro che lavarsi le mani di un dramma sociale devastante per i giovani che ne sono preda e per le loro famiglie”.

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