Cesaretti: “Va bene segnalare, ma ci vuole spirito di collaborazione”
Notti bastiole, un cittadino protesta e l’assessore risponde
BASTIA UMBRA – L’assessore Cesaretti ringrazia e risponde a un cittadino, Alessandro Chistolini. Il cittadino aveva, qualche tempo fa, inviato una missiva al sindaco nella quale, sostanzialmente, poneva il suo punto di vista in merito alle ultime polemiche che hanno riguardato la cronaca bastiola. Il punto sul quale Chistolini spostava l’attenzione del sindaco si distaccava dal particolare edilizio, presentando un discorso più generico sulla qualità di vita offerta dall’ amministrazione. In merito a questo si citavano situazioni di disagio come gli schiamazzi notturni o gli automobilisti alle prese con il cellulare di fronte a vigili non curanti dell’infrazione. Francesco Lombardi ha ricevuto il cittadino per ringraziare della segnalazione autografa. Anche l’assessore alla politiche sociali, Nadia Cesaretti si è dichiarata grata al cittadino per le segnalazioni inoltrate, sebbene con qualche puntualizzazione da evidenziare. “Va bene segnalare” dichiara infatti la Cesaretti “ma pur sempre con spirito di collaborazione. E’ senz’altro dovere dell’amministratore stare sempre con l’orecchio teso e accettare ogni tipo di suggerimento per cercare di migliorare sempre, ma la cura della quotidianità è compito di tutti. A guidarci devono essere senso civico e spirito d’iniziativa”. Della serie “ognuno il suo dovere”; in tempi di libertà, liberalizzazioni e confronto multirazziale, l’assessore Cesaretti sembra quasi voler far considerare le problematiche complesse che l’amministrazione bastiola sta affrontando su più fronti. “Abbiamo aperto l’ufficio della cittadinanza” ricorda infatti la Cesaretti “realizziamo informazione con tro l’illegalità con i più giovani abbiamo due asili nido comunali cui affianchiamo corsi di sostegno genitoriale, i centri estivi sono andati alla grande, come anche le vacanze organizzate per i più anziani. Insomma, i servizi sociali sono un fiore all’ occhiello qui a Bastia, ma non si può pensare che tutto sia a carico dell’amministrazione. L’amministrazione promuove, accompagna, sostiene il cittadino, ma al fine di renderlo autosufficiente e non per privarlo della propria indipendenza. Altrimenti dovremmo tornare ad uno stato di polizia, dove ci sarebbero più controlli e meno libertà”. Il che è già successo con la guardia di finanza e le ventidue richieste di contributi accertate false; ai cittadini l’ardua sentenza.
Alberta Gattucci
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