È UN’ESTATE eccezionalmente «calda» per la politica locale, che sembra preludere a decisioni politicamente determinanti. L’ultimo atto è dell’Italia dei Valori, il partito che in campo nazionale da riferimento ad Antonio Di Pietro, ufficialmente uscito dalla maggioranza di centrosinistra. Un’ipotesi più volte minacciata anche nel recente passato, che ora è divenuta realtà. Il segretario del movimento, Pietro Caimmi, ha scritto una lettera molto polemica al sindaco e ai responsabili dei partiti della coalizione, ma per ufficializzare la decisione ha convocato una conferenza stampa. Erano presenti i capigruppo delle Liste civiche, Rosella Aristei, e di Rifondazione comunista, Luigino Ciotti, ma anche l’ex sindaco di Bettona Stefano Frascarelli. Testimonianze che sottolineano il senso della rottura che, pur partendo da motivazioni amministrative, va oltre i confini comunali.
«C’È UN PROBLEMA di rapporti nella coalizione — ha spiegato Caimmi —, in particolare con i Ds, che con il tempo hanno determinato il logoramento dello spirito di coalizione». Il casus belli della rottura per l’Italia dei Valori è riassunto dalle ultime due vicende amministrative: la gestione della nuova area industriale di Ospedalicchio e il piano di recupero dell’ex Giontella.
m.s.
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