Partiti dall’Italia il novembre scorso resteranno tra i ghiacci del Polo sud per dodici mesi
Per la prima volta una giuria popolare di un premio letterario raggiunge i confini della Terra
SERGIO SAGGIOMO
Un piccolissimo gruppo tra gli 800 lettori popolari del Premio Fenice-Europa è in Antartide. Si tratta di una parte dei componenti di una spedizione della base italo-francese Concordia, un medico, un ingegnere e un informatico. Partiti dall’Italia nel novembre dello scorso anno, resteranno nel continente dei ghiacci per dodici mesi. Hanno ricevuto i volumi vincitori dell’edizione 2007 via internet e ne leggeranno i testi attraverso lo schermo del computer.
Il coinvolgimento dei tre lettori del Polo Sud – il Fenice Europa è stato il primo nel mondo ad aver raggiunto questo obiettivo – è stato possibile grazie alla sensibilità della direzione del Consorzio per l’attuazione del Programma Nazionale Ricerche in Antartide (PNRA S.C.r.l.) formato dai quattro enti ENEA, CNR, INGV e OGS.
La Stazione di Concordia
La Stazione di Concordia si trova sul plateau antartico nel sito denominato Dome C (75°06′ sud e 123°23′ est) ad un’altezza di 3.233 m ed a circa 1.200 km dalla Stazione Mario Zucchelli a Baia Terra Nova e a 1.100 km dalla Base francese di Dumont d’Urville. Con un accordo internazionale siglato nel 1993 tra l’Enea (Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), oggi PNRA S.C.r.l., e l’IPEV (Istituto Polare Francese Paul Emile Victor) è stata costruita la Stazione Concordia che ha avuto la sua prima apertura invernale durante la XX Spedizione (08/02/05 – 08/11/05).
I protagonisti/lettori
Pietro Di Felice, 34 anni, romano, ingegnere. Partecipa sia nella veste di capo spedizione, ovvero di guida del gruppo di partecipanti al “winter-over 2007” (14 persone tra tecnici e scientifici francesi e italiani) e sia come scientifico in quanto segue un esperimento riguardante la sismologia e il geomagnetismo terrestre.
Beppe Soriani, medico chirurgo specialista in Chirurgia d’Urgenza e Medico della III Spedizione Italiana Annuale in Antartide presso la Base Concordia. E’ il responsabile della salute di tutti i componenti dell’equipe e gestisce il Centro Medico della base. Segue, inoltre, un esperimento per conto dell’Università di Leiden in Olanda: consiste nel capire se ci sono dei cambiamenti nei fattori di coagulazione del sangue in ambienti con ipossiemia e ipobaricità (cioè con poco ossigeno e ad alta quota). E’ la prima volta che viene effettuato un esperimento simile in soggetti che rimangono per molto tempo in condizioni di ipobaricità e ipossiemia. I suoi compagni di viaggio, però, non sono molto contenti: deve spesso inseguirli con la siringa per fare dei prelievi di sangue.
Federico Miliacca, 30 anni, di Terni. Partecipa alla III Spedizione Italiana invernale in Antartide come informatico. Prima di affrontare questa esperienza era un libero professionista amministratore di rete e sistemi Unix e Windows. In Antartide gestisce i sistemi informatici e le telecomunicazioni della base Concordia.
Quando non è al computer corre alla chitarra: “Ho deciso di sfruttare il tempo libero per imparare a suonare, grazie anche all’aiuto dei numerosi musicisti presenti in base”.
Per saperne di più e contattarli visitare il sito web: www.concordiabase.eu.
L’Antartide
L’Antartide è un continente disabitato, 52 volte più grande dell’Italia, coperto dai ghiacci per il 98% che in alcuni casi raggiungono lo spessore di 4.500 metri. La temperatura varia dai 0° in estate (gennaio) sulla costa, fino ai 90° in inverno a 3.000 m di quota nell’interno. I venti possono superare i 200 km/h.
Per saperne di più visitare il sito ufficiale del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide: www.pnra.it.
Appuntamento a Bastia per il prossimo 20 ottobre
Fenice-Europa, scelti i tre libri vincitori dell’edizione 2007
Sono di Luca Bandini, Giovanni D’Alessandro e Laura Facchi. Selezionati tra 76 partecipanti
Luca Bandini con Controllo assoluto (Marsiho), Giovanni D’Alessandro con La puttana del tedesco (Rizzoli) e Laura Facchi con Dietro il tuo silenzio (Mondadori), sono i tre autori vincitori dell’edizione 2007 del Fenice-Europa, “Un Romanzo Italiano per il mondo”. I loro tre libri sono stati selezionati fra i 76 pervenuti presso la segreteria del premio. La scelta è stata effettuata dalla giuria tecnica formata da Luca Desiato, Giuseppe Pederiali, Claudio Toscani e Adriano Cioci. I tre romanzi saranno consegnati a 800 lettori residenti in ha-ha e all’estero (Europa. Africa, America, Asia, Oceania e Antartide). Saranno loro a decretare il “supervincitore” che verrà premiato a Bastia Umbra il prossimo 20 ottobre presso il Centro Fieristico Regionale.
Luca Bandini, 49 anni, vive a Sesto Fiorentino. Nel 2003 ha pubblicato il romanzo In fondo al buio. Con Controllo assoluto ha vinto un premio per l’inedito nel 2005.
Quattro suicidi contemporanei e inspiegabili in altrettanti luoghi diversi, lontani migliaia di chilometri: Erja, una giornalista finlandese figlia di uno dei suicidi, e Mike, giovane rallista inglese, che assiste sgomento alla morte del suo pilota Jackie, non accettano il suicidio come spiegazione per la morte dei loro cari. Nelle foreste finlandesi i due ragazzi verranno braccati senza tregua e una lunga scia di sangue segnerà il loro cammino verso la verità. Sarà un percorso che li porterà fino in Svizzera, dove tutto ha avuto inizio e dove, con l’aiuto di due originali e stravaganti personaggi, si troveranno a fronteggiare una terribile minaccia.
Giovanni D’Alessandro, 52 anni, romagnolo di nascita, vive e lavora a Pescara. Il suo esordio nella narrativa è del 1996 con il romanzo Se un Dio pietoso (Donzelli), finalista al Viareggio ’97, vincitore di alcuni premi nel 1998. Nel 2004 ha pubblicato I fuochi dei Kelt (Mondadori), con il quale ha vinto il Premio Scanno 2005. E’ autore di saggi e racconti e collabora con il quotidiano abruzzese “Il Centro”.
La puttana del tedesco, è il titolo volutamente duro di una storia di tenerezza e amore che si afferma con tenacia, andando contro le logiche di un mondo in guerra. Il romanzo, appassionante e delicato, è ambientato nella conca di Sulmona a partire dal settembre del ’43. La protagonista è Ada, una giovane vedova con due figli piccoli, provata dalla vita. Nel dolente microcosmo della donna compare un giorno Helm, un soldato austriaco di 25 anni, con indosso l’uniforme della Wehrmacht. Dopo l’iniziale diffidenza e timidezza, Ada si lascia conquistare. Tra loro nasce un amore silenzioso e umile, in lotta contro l’ostilità e la condanna della gente.
Laura Facchi, 36 anni, vive e lavora a Milano. Come reporter free lance ha esplorato diverse realtà, soffermandosi a lungo in Albania, dove ha ambientato il suo primo romanzo, Il megafono di Dio (Bald in i &Castoldi, 2003).
Il matrimonio di Monica e Marco: dal grande amore all’indifferenza e incapacità di comunicare. Sembra una vicenda del tutto ordinaria, una storia di vita coniugale come tante. Ma accade l’incredibile e l’irreparabile. Marco compie un gesto di assoluta, tragica follia, consegnando a Monica un’eredità di vergogna e di orrore. Cosa ha portato a tanto? La donna inizia un’analisi spietata su di sé e su una persona che credeva di conoscere. E’ il tentativo di sfuggire ad una maledizione caduta su di lei come un marchio che dovrebbe segnarla finché vive.
Tre romanzi che avvincono totalmente il lettore, lasciando spazi a messaggi in grado di superare le intemperie del nostro tempo.
Durante l’estate gli 800 giudici popolari saranno impegnati nella lettura della terna vincitrice: le loro schede decreteranno il “Supervincitore. I lettori italiani sono dislocati in varie regioni, Umbria in primo luogo (in rappresentanza di 25 comuni, più varie associazioni ed enti), quindi Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia, Friuli, Toscana, Lazio, Abruzzo e Sicilia. Tra i lettori è anche presente un gruppo di detenuti nelle carceri di Perugia, Terni, Spoleto e Orvieto.
I lettori all’estero sono italiani (perlopiù coordinati dall’Arulef) e stranieri, residenti in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Libia, Lussemburgo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Venezuela. I gruppi più numerosi sono quelli della Svizzera (con Losanna in testa, poi Basilea e Sciaffusa) e della Germania (Wurzburg, Norimberga e Monaco). Il gruppo più lontano (geograficamente) è quello della base Concordia, in Antartide, costituito da scienziati italiani e francesi del progetto Pnra (Consorzio per l’attuazione del Programma Nazionale Ricerche m Antartide).
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