Italia dei valori in disaccordo con sindaco e coalizione bastiola


BASTIA UMBRA – Spaccatura in vista nella coalizione di centrosinistra del comune bastiolo. Nero su bianco, il segretario dell’Idv Pietro Caimmi fa sapere l’estraneità del proprio partito in merito alle dichiarazioni della maggioranza riguardanti il piano della variante Deltafina e il Pip di Ospedalicchio. Non solo; secondo Caimmi, “Ds, PdCi, Sdi e Margherita hanno utilizzato il nostro simbolo di partito senza consenso per divulgare un volantino notizie in risposta alle accuse mosse dall’opposizione. Rimango esterrefatto e profondamente dispiaciuto nel notare che gli altri partiti di coalizione, pur di dimostrare all’opinione pubblica a loro condotta, utilizzando il metodo fascista che dicono di combattere, abbiano potuto fare una così ignobile e scorretta azione”.
Proprio in merito alle due varianti urbanistiche, l’Idv di Bastia non condivideva già da tempo la posizione e le scelte della maggioranza. “Nell’ultima riunione di maggioranza – dice Caimmi – e anche nell’ultima riunione pubblica avevano ricevuto nostre chiare opionioni e consigli, come il nostro no all’eliminazione del
Pip che è garante della legalità e della trasparenza amministrativa, e all’insediamento di centri commerciali nell’area Deltafina, che stravolgeranno la reale vocazione della zona a polo scolastico, sanitario, sportivo e ricreativo e che contribuiranno al blocco della circolazione”. Caimmi si dice “sbigottito di quanto è accaduto. Stento a riconoscermi in questa coalizione. Invito gli iscritti dell’Italia Dei Valori e i cittadini che verranno alla prossima riunione di intervenire per decidere e votare se rimanere o uscire dalla coalizione, tenendo presente che durante la riunione di maggioranza sul tema Pip Ospedalicchio, dopo che avevo espresso perplessità e contrarietà all’eliminazione del Pip, riferendo al sindaco di un tangibile rischio che l’opinione pubblica potesse additare la coalizione di conflitto di interessi, se si andava ad accettare la proposta dell’assessore Antonini per trasformare immediatamente l’area da agricola ad area industriale senza garanzie e di fatto regalando un enorme plus-valore ai già proprietari, ricevetti dal sindaco risposta con tono deciso ed irritato”.
Valentina Antonelli

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