L’accusa: “La Provincia non ha soldi? Spetta al Comune reperire i fondi, le aule non sono più sufficienti”


Variante ex Giontella, l’opposizione cessa l’occupazione della Sala consiliare, ma non si placa la protesta


LARA PARTENZI


BASTIA UMBRA – La Provincia non ha i soldi? Spetta al Comune trovare le risorse per provvedere allo sviluppo delle strutture scolastiche che non hanno più la capienza necessaria ad ospitare il crescente numero di alunni. Una priorità, quest’ultima, che non può cedere il posto alla creazione di un’area commerciale che, peraltro, andrebbe a danneggiare le attività del centro storico.
Queste, in sintesi, le motivazioni del “no” espresso sul nuovo progetto dell’ex Giontella Deltafina presentato dal sindaco Lombardi che i rappresentanti di Forza Italia e dell’opposizione ritengono inaccettabile.
Da qui, l’occupazione della sala consiliare in segno di protesta, dopo l’approvazione della variante del Piano regolatore adottata all’unanimità dalla maggioranza. Schierata dalla parte delle forze del centro destra anche il capogruppo delle liste civiche in consiglio comunale Rosella Aristei (ex segretario dei Democratici di sinistra di Bastia Umbra).
Nella nuova versione sono previsti l’aumento dell’area destinata alle residenze (si passa da 5.420 a 7.032 metri quadrati) e quello dei metri cubi di commerciale, in totale 36mila, (16.860 in più rispetto al progetto precedente), che si dovrebbe sviluppare su 7.500 metri quadrati.
Il tutto a discapito dei volumi destinati appunto ai servizi pubblici, 13.579 metri cubi (4.158 metri quadrati) in meno, rispetto al progetto ante varianti.
E nonostante la protesta, iniziata dopo la seduta del consiglio comunale di lunedì scorso, sia cessata nella tarda mattinata di ieri, i rappresentanti dell’opposizione (nel corso in una conferenza che si è tenuta proprio ieri mattina ndr), hanno annunciato che non intendono indietreggiare di fronte a quella che senza mezzi termini definiscono una “speculazione” da parte del primo cittadino, a cui rivolgono l’accusa di “conflitto di interessi” (Francesco Lombardi era amministratore della Bastianova, la società che acquistò Deltafina poi ceduta all’attuale proprietà ternana).
Nel dettaglio la nuova variante, che ingloba l’area del Country e della piscina, prevede l’utilizzo dei volumi destinati nel precedente progetto alla costruzione di un polo scolastico per la realizzazione di abitazioni e strutture commerciali. Nel disegno scompare quindi la scuola per lasciare spazio a nuovi palazzi e ad un centro commerciale.
“Non è accettabile, le scuole devono essere realizzate in quella zona – affermano i rappresentanti dell’opposizione, che hanno anche evidenziato l’inadeguatezza di un sistema della viabilità che non sarebbe in grado di veicolare il traffico generato dalla presenza di un’area a vocazione commerciale e che, nel contempo, rende difficoltoso il raggiungimento delle strutture commerciali del centro storico. Per impedire la realizzazione della manovra voluta dall’amministrazione comunale, “senza interpellare i cittadini e i gruppi consiliari con tempi adeguati” i rappresentanti dell’opposizione hanno deciso di istituire un comitato aperto a tutti i cittadini e, parallelamente, “di procedere all’invio degli atti alla Procura della Repubblica perchè faccia luce sulla vicenda”.

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