Contestato un conflitto di interessi al sindaco di Bastia Francesco Lombardi
Masci: “Vogliamo svegliare la coscienza politica dei cittadini”
Continueremo la nostra protesta fino ad ottenere tutti i chiarimenti
Andrea Frau
“Il centro destra occupa! No alla speculazione”. Questo lo slogan che campeggiava questa mattina nell’aula del Consiglio comunale di Bastia Umbra. Forme di protesta più frequenti tra le formazioni di sinistra, ma che finiscono per appartenere anche a quei movimenti moderati, che in queste occasioni scelgono di alzare il tiro per dare tono alla porpria denuncia. L’occupazione della sala da parte degli esponenti del gruppo di Fi è durata oltre 24 ore ed è terminata solo questa mattina in seguito ad un incontro con la stampa nel quale sono stati spiegati i motivi dell’occupazione. La contestazione è partita in seguito alla seduta del Consiglio comunale, del 18 giugno scorso, che ha deliberato una variante al progetto che riguardava l’ex area agricola Deltafina. Infatti, il progetto originario prevedeva la destinazione di 8.565 metri cubi per la costruzione di un nuovo polo scolastico, mentre 3.987 metri cubi erano previsti per la costruzione di nuovi siti commerciali. Dopo la variante c’è stata una modifica sostanziale nella destinazione d’uso dell’area con una differenza in negativo di 4.158 metri cubi che dovevano essere destinati alla costruzione delle nuove scuole. Mentre il commercio ha subito una variazione in positivo di 3.500 metri cubi.Questo, a detta dei consiglieri promotori della protesta, sottolinea l’intenzione da parte dell’Amministrazione di cambiare radicalmente l’identità dell’area. “Con la nostra azione di protesta, vogliamo risvegliare la coscienza politica dei cittadini di Bastia”. ha detto Fabrizio Masci, capogruppo consiliare di Fi, “facendo emergere la mancanza di concretezza nell’azione politica di questa Amministrazione”. “La costruzione del nuovo polo scolastico – continua Masci – era in tutti i programmi della scorsa campagna elettorale, condotta dall’attuale maggioranza. Ora invece scompare completamente dal piano di costruzione. Questo in un momento nel quale i nostri edifici scolastici non hanno più spazi sufficienti ad ospitare il crescente numero di alunni che si registra nella nostra città. Una vera vergogna”. Gli esponenti dell’opposizione ricordano di aver già sollevato il problema nel giugno del 2004, in piena campagna elettorale, quando i partiti di Fi, Udc, An, avevano fatto circolare un volantino con quale si denunciava un probabile conflitto di interessi del sindaco Francesco Lombardi. Era infatti l’amministratore delegato di Bastianova, la società che acquistò l’area Deltafina, prima di rivenderla all’attuale società proprietaria della zona. “Continueremo la nostra protesta”, ha proseguito Masci, “fino a che non avremo le giuste risposte sulla costruzione del nuovo polo scolastico. Abbiamo intenzione di costituire nuovi comitati e di procedere alla raccolta di firme rispondendo ad un’esigenza manifestata dall’intera cittadinanza”. Ulteriori precisazioni tecniche sono state sollevate da Antonio Bagnetti, consigliere Fi: ” Il primo progetto è stato approvato nel 2003. Come mai non è stato fatto nessun intervento nel corso di questi anni? Evidentemente già si sapeva che non se ne sarebbe fatto nulla. Inoltre, l’enorme superficie coperta dal progetto non è sopportata da un adeguato impianto fognario. Questo sarà causa di gravissimi problemi per lo smaltimento delle acque nere”. Intanto l’appuntamento è alla prossime occasioni di lotta, lo presuppone la determinazione delle forze di opposizione intenzionate a vederci chiaro e andare tino in fondo.
Annullato il Piano pubblico per la zona industriale
Secondo la ricostruzione del consigliere Rossella Aristei, consigliere liste civiche, emergerebbe un’altro conflitto d’interessi a carico di Francesco Lombardi. Tutto è cominciato il 21 marzo del 2003, quando la società Progress srl, composta da Banca popolare di Spoleto e Cna, quest’ultima con rappresentante l’attuale sindaco di Bastia, decide di acquistare una vasta area di terreno agricolo a Ospedalicchio. Nel successivo mese di novembre il comune di Bastia discute una variante con la quale si cambia la destinazione dell’area da terreno agricolo a terreno industriale. Nello stesso periodo si costituisce Bastia Nova, con Lombardi vicepresidente prima e amministratore delegato poi, di cui socio unico è la società Progress. Lombardi si dimette dalle cariche societarie nel maggio ’04, dopo la sua elezione a primo cittadino. “Però, il Sindaco negli ultimi tempi riferisce una nota delle liste civiche – ha poi mostrato una ‘strana fretta’, dopo quattro anni di delibere per un Piano Pubblico, annullando il P.i.p. senza una giusta motivazione. In questo modo viene annullato l’unico strumento di trasparenza ed equità tra tutti i cittadini”.
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