Ieri la sentenza


Avevano allestito un importante giro di “affari” tra contratti falsi, merce mai pagata e altri tipi di truffe.
Protagonista della vicenda un’intera famiglia campana (di Afragola) che, insieme ad alcuni “collaboratori”, per tutto il periodo che va dal 2000 e al 2001, ha messo in atto truffe di vario genere ai danni di attività commerciali e di alcune società tra Bastia Umbra e Assisi.
I truffatori agivano con le massime precauzioni, visto che, per non farsi scoprire, esibivano carte di identità contraffatte, spedendo poi con nominativi falsi, soldi e merce ad altri familiari in Campania anche loro complici.
Alla fine, pero, dopo tanti raggiri, sono stati scoperti e messi sotto processo per associazione a delinquere, truffa, falso, contraffazione di documenti e ricettazione.
Tra i sette protagonisti della vicenda, uno aveva patteggiato in rito abbreviato al Gup, ottenendo una condanna a poco più di due anni, mentre gli altri sono voluti comparire, ieri mattina, al tribunale di Perugia, davanti al presidente di Collegio, Beatrice Cristiani, per ascoltare la sentenza.
Il pm Giuseppe Petrazzini ha chiesto per tutti gli imputati tre anni e sei mesi di detenzione, ma l’organo collegiale, accogliendo le attenuanti richieste dagli avvocati difensori, li ha condannati a due anni e quattro mesi e al risarcimento di novecento euro, assolvendoli dall’accusa di ricettazione. La pena è stata sospesa.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.