Serata di emozioni: scattano i playoff promozione


La Sir sfida Olbia nella serie che vale subito l’A2, i tifiernati partono da Avellino


SIMONE CAMARDESE


PERUGIA – La strada dei sogni. Il torneo di B1 maschile di volley è ormai terminato e solo poche società elette stanno ancora sudando per raggiungere quella chimera chiamata A2. Dalle Alpi alla Sicilia 12 compagini in tutto con l’Umbria, come ormai spesso accade nel mondo della pallavolo nazionale, a fare la parte del leone. Dopo l’Emilia Romagna, che può vantare tre formazioni in lizza, ed a pari merito con la Lombardia, il “cuore verde d’Italia” presenta ai nastri di partenza dei playoff che iniziano oggi ben due società, entrambe con ambizioni di promozione. Bastia e Città di Castello già scalpitano e mettono sul tavolo verde tutte le carte che hanno da giocare. La Sir Safety di coach Mastrangelo (subentrato a metà stagione a Radici), giunta prima nel girone C, va in campo tra le mura amiche del PalaGiontella per confrontarsi con i laziali dell’Archlegno Ostia, primi classificati nel girone D, la Gherardi Cartoedit Tratos proprio del tecnico Radici (che ha sostituito sempre a metà anno l’esonerato Brighigna), terza nel girone C, si reca in Campania per misurare le proprie ambizioni contro l’ASD pallavolo Avellino, giunta seconda nel girone D. La resa dei conti, verrebbe da
dire, ma prima i due allenatori non mancano di sottolineare il cammino per arrivare all’appendice che porta in serie A. “Quando sono arrivato – spiega Mastrangelo – l’obiettivo primario era vincere il girone e devo dar merito ai ragazzi di aver fatto un ritorno impressionante che ci ha consentito di fare più punti della prima del girone D ed avere il vantaggio del fattore campo. Sinceramente di spiacerebbe troppo ora non farcela perché ce lo meritiamo per i sacrifici ed il sudore buttati”. “Dopo l’andata i playoff erano un obiettivo difficile – fa eco Radici – però abbiamo avuto la possibilità di lavorare in modo serio grazie anche alla disponibilità completa dei giocatori ed all’ambiente ed alla società intorno a noi”. Ma da stasera si azzera tutto. Per Bastia (che vincendo questo turno sarebbe già promossa) c’è come detto l’Ostia, “squadra – dice ancora Mastrangelo – che ha perso solo 5 volte, rognosa e complicata da domare. Ci aspetta una gara ed una avversaria difficile, la rispettiamo molto, ma non abbiamo nessun timore. Conoscono bene questo tipo di sfida ed hanno giocatori, come il regista Spanakis, l’opposto Di Manno ed il martello Mazzolena, di grande qualità per la categoria ed esperti”. Castello (invece attesa, si spera, da tre turni) cercherà di violare il PalaSannio di Avellino. “Sono una buona compagine – analizza Radici -, esperta, molto completa soprattutto di banda dove giocano Draghigi e Marolda e con un regista smaliziato come l’argentino Garnica. L’ambiente sarà caldo, ma dobbiamo solo pensare a fare la nostra partita”. In casa Sir è in dubbio il centrale Rinelli, alle prese con una infiammazione al gomito (pronto il capitano Cecchini), Castello con ogni probabilità dovrà fare a meno del martello Zampetti, vittima di una distorsione al ginocchio (lo sostituirà l’eterno quarantunenne Nardi). Ma per entrambe le rappresentanti umbre il traguardo è uno soltanto. “Vogliamo entrare in A2 tra le prime 30 società d’Italia – conclude il tecnico dei Block Devils -, cioè nell’olimpo del volley e mi auguro di vedere il palazzetto più che esaurito. Sarebbe il coronamento per una società ed un presidente che quattro anni fa erano in serie C, per la città, per la squadra e per lo staff tecnico e sanitario. Quando contava vincere non abbiamo mai sbagliato, indice di grosso carattere del gruppo e di giocatori abituati a giocare partite come queste. Finora abbiamo seminato, ora, come si dice dalle mie parti, è il momento di “quagliare”, cioè di raccogliere i frutti del lavoro”. “Fisicamente, Zampetti a parte, stiamo bene – ruggisce l’allenatore biancorosso -. Il fattore campo ci penalizza, ma i playoff sono un campionato particolare. Ci auguriamo un buon approccio alla gara, un percorso lungo e difficile, nel quale tante variabili, come i nervi e l’ambiente, e singole situazioni fanno la differenza. Obiettivo? Nei playoff non esistono obiettivi intermedi, perciò partiamo per vincerli”.

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