Al Sacro Convento di Assisi il primo “Simposium internazionale tra religioni e mondo del lavoro”
Il riconoscimento è stato assegnato al “Comitato per una Civiltà dell’Amore”
di SILVIA BARTOCCI FONTANA
ASSISI – Si è svolto ieri presso il Sacro Convento di Assisi il primo “Simposium Internazionale tra Religioni e Mondo del lavoro”, per realizzare il programma “Megatons to development” (MtD) che si prefigge di convertire le testate nucleari del disarmo in combustibile nucleare e investire parte del ricavato per progetti di sviluppo sostenibile nel Sud del Mondo. Il programma MtD è stato elaborato dal 1989 e discusso in vari consessi internazionale tra questi va ricordato l’incontro del 17 novembre 2009 presso il Sacro Convento dove l’allora direttore generale di IA-EA, Elbaradei, premio Nobel per la Pace, e rappresentanti del Comitato per una Civiltà dell’Amore, del Governo italiano per la pace nel mondo, rinnovarono il proprio impegno per promuovere il consenso internazionale a sostegno del programma MtD.
Nell’incontro del 2009 ad Assisi fu presentato lo studio di fattibilità tecnico-economico sviluppato dagli enti sostenitori (università, industrie nucleari, ONG ), per la conversione delle testate nucleari in progetti di sviluppo nelle aree più povere del mondo. Fu evidenziato che l’energia che si ricaverebbe dallo smantellamento di 8000 testate in 10 anni equivarrebbe al consumo energetico annuo dell’intera popolazione europea, genererebbe 4 miliardi di euro per lo sviluppo del sud del mondo e farebbe risparmiare 1 miliardo di tonnellate di emissioni di CO2 nell’atmosfera. L’impegno del programma MtD è culminato con la conferenza dell’ONU del 3 maggio scorso dove 190 paesi tra cui Iran e Israele hanno con-fermato con il trattato TNT la non proliferazione e il disarmo nucleare. Durante l’incontro di ieri è stato assegnato il premio “Atoms for Paece” da parte del WONUC/IISP al “Comitato per una Civiltà dell’Amore” ritirato dal presidente onorario dottoressa Maria Romana De Gasperi. Al termine dell’evento i convenuti insieme ai rappresentanti della chiesa cattolica, monsignor Vincenzo Paglia, il vescovo di Assisi, “Religions for Peace”, il padre custode, e i rappresentanti del modo del lavoro nucleare internazionale, hanno firmato un documento di intenti in cui si impegnano ad essere “davanti alla grande responsabilità del nucleare strumenti di pace e portatori di speranza”.
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