Bastia Umbra “Scortesie” in consiglio comunale


A chi voleva intenenire erano concessi tre minuti però….
Riceviamo e pubblichiamo.
“Attraverso questa mia lettera vorrei portare a conoscenza di un pubblico più vasto un episodio che potremmo definire di mancato rispetto delle regole della convivenza civile. Il 6 marzo scorso il Consiglio Comunale di Bastia ha tenuto una seduta aperta ai cittadini e alle Associazioni del territorio per presentare al nuovo vescovo di Assisi le realtà del comune. Ai partecipanti che volevano intervenire erano consentiti 3 minuti d’Itervento. Io ho chiesto la parola alle 18,40, poco dopo l’apertura dei lavori, e due ore dopo il presidente del consiglio, Massimo Calzetti, dispiaciuto non ha dato la parola a me e ad altri due rappresentanti di Associazioni perche si dovevano concludere i lavori.
Le mie perplessità nascono dal fatto che io ero l’unico cittadino ad avere chiesto la parola, e che molta
parte del tempo era stata utilizzata dai consiglieri. Credo che sarebbe stato preferibile, visto che si trattava di una seduta aperta, dare più spazio ai cittadini. Approfitterei, perciò, dell’ospitalità del giornale per presentare almeno sinteticamente le priorità che ritengo dovrebbero essere considerate dall’amministrazione comunale e dalle varie istituzioni: la famiglia, il rapporto tra le generazioni, i rapporti scuola-famiglia (non sempre facili), l’educazione civica delle giovani generazioni (tema quasi dimenticato), la presenza della droga e dell’alcol nella scuola (siamo di fronte ad una prevenzione insufficiente).
Il rammarico per non aver avuto la possibilità di intervenire è stato grande perché nel saluto finale i Vescovo ha osservato proprio che gli interventi non avevano toccato i temi dei giovani e dell’educazione”.


Carlo Malafoglia

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