L’ultimo caso ieri. Un giovane si recato a casa di una donna spacciandosi per un conoscente del genero e le ha rubato soldi e una catenina


Raggiri “porta a porta” o per telefono. Ecco i consigli dei carabinieri per difendersi


MATTEO BORRELLI


BASTIA UMBRA – Si è recato a casa di un’anziana, si è presentato come un conoscente del genero – indicandone nome e cognome – e le ha chiesto dei soldi per un viaggio improvviso. E’ successo ieri a Bastia Umbria, secondo quanto reso noto dai carabinieri della compagnia di Assisi. L’uomo ha rassicurato la donna dicendole che avrebbe restituito tutto al genero con il quale era in contatto e le ha fornito il suo nome e cognome, ovviamente falsi.
La malcapitata ha dato al ragazzo 500 euro, non avendo la disponibilità di somme superiori. Non contento di
quanto intascato, il soggetto si è fatto consegnare dalla signora la catenina che aveva al collo promettendole
che, essendo esperto di oro, gliel’avrebbe fatta riavere lucida tramite il genero. L’anziana è caduta in pieno nel tranello lasciandosi ingannare soprattutto dal fatto che l’individuo conosceva molto bene particolari della famiglia come nomi e date di nascita. L’uomo, intascato il bottino, si è allontanato facendo perdere le sue tracce. Sempre nella giornata di ieri ci sono stati altri due tentativi di truffa analoghi, probabilmente condotti dalla stessa persona, a Santa Maria degli Angeli e ad Assisi. Anche in questi casi, ad essere prese di mira sono state due donne anziane.
Secondo quanto appreso dai carabinieri, che stanno svolgendo le indagini, l’autore della truffa sarebbe un giovane molto alto, di corporatura robusta, con i capelli neri e corti.
Oltre al raggiro “porta a porta” in questi giorni, sempre nella zona di Assisi e Bastia, sono molte le segnalazioni arrivate ai carabinieri riguardanti telefonate da enti benefici o associazioni non lucrative per chiedere soldi per ambulanze o opere pie. Il tutto senza esito.
I carabinieri della compagnia di Assisi rivolgono un appello ai cittadini affinchè prestino attenzione in situazioni simili.
Ecco il vademecum comportamentale redatto dai militari rivolto soprattutto agli anziani per difendersi dai truffatori:
1) non aprire la porta ad estranei, anche se millantano conoscenze di parenti ed amici.
2) Nel caso di richieste da parte di persone che dichiarano amicizie con parenti, far precedere qualsiasi transazione da una telefonata al parente.
3) Nei casi in cui persone telefonino chiedendo soldi, non organizzare appuntamenti in tempi prossimi; rinviare al giorno dopo, chiedendo un numero di telefono a cui poter ricontattare la persona ed un conto corrente per l’eventuale versamento: per regola non si dovrebbero dare soldi a persone, ma sempre versarli su un conto corrente. Contattare, poi, la locale stazione carabinieri per narrare l’accaduto: un militare dei nostri potrebbe essere presente all’eventuale appuntamento;
4) In tutti i casi sospetti, si deve prendere tempo e contattare il “112” affinché i militari possano essere presenti ed identifichino coloro che chiedono soldi, anche a nome o per conto di parenti ed amici.

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