Su Tolppola un vero trionfo
 
— HELSINKI —
OLTRE 7000 spettatori ad applaudire Michele Di Rocco l’altra sera ad Helsinky mentre dominava l’idolo di casa, Juko Tolppola. Il pugile di Bastia Umbra, della scuderia di Rosanna Conti Cavini (considerata dalla stampa finnica come la manager più elegante del pugilato mondiale), ha ottenuto il suo primo successo da professionista all’estero (16 match disputati, con 15 vittorie ed un pari), mantenendo l’imbattibilità, al culmine di un incontro condotto nella sua globalità, come recitano anche i punteggi dei cartellini dei singoli giudici (117-112, 118-112, 116-112). Di Rocco ha difeso il titolo della Comunità Europea conquistato lo scorso 26 dicembre a Grosseto contro il romano Giorgio Marinelli.


«HO STRAVINTO — ha ammesso Di Rocco — al culmine di un match condotto in maniera intelligente. Ho portato colpi per lo più diritti, lavorando molto sulle gambe, accorciando poche volte la distanza. Di fronte mi sono trovato un avversario scorbutico, che scendeva di categoria, e molto temibile. Un pugile robusto, molto allenato, che ha condotto riprese di grande livello».
«Sono stato bravo — ha ripreso Di Rocco — a condurre fin dall’inizio il match, senza mai essere in difficoltà. Ho commesso solo qualche distrazione, che nel futuro non dovrò più commettere, e per la quale ho preso qualche colpo che poteva essere evitato. A questo punto spero che entro la primavera si concretizzi una chance europea, anche perché qui in Finlandia, con questo match, ho dimostrato di meritarmela».


«SONO molto soddisfatta — ha dichiarato Rosanna Conti Cavini — Ho ammirato un grande Di Rocco, il miglior pugile, in prospettiva, della boxe italiana. Il suo futuro? Il prossimo 23 febbraio a Livorno Di Rocco difenderà il titolo italiano, avversario ancora Marinelli (ma si farà davvero questo match? ndr). Poi aspetteremo l’incontro valido per il titolo europeo tra il detentore inglese Witter e Branco. Chi vince dovrà vedersela con Di Rocco, credo verso la fine dell’estate».
Gerardo Falcinelli da sempre all’angolo di Michele come allenatore: «Una vittoria prevista ma non scontata perché sapevamo della pericolosità di Tolppola. Però Di Rocco era preparato al massimo, sapevo che non avrebbe fallito».
 


 


 

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