Il sindaco di Bastia, Francesco Lombardi, ha detto, a proposito del suo Comune, che è uno dei pochi ad aver rispettato il patto di stabilità. Convengo con lui su questo. Tuttavia per mantenere questo patto di stabilità si è tralasciato di sopperire ad alcuni disservizi. Afferma ancora, il sindaco di Bastia, che sta aspettando la legge finanziaria per dare il via a una fase programmatica di equità, garantendo servizi. Mi auspico che ci sia un dibattito aperto e mi prenoto per relazionare. Ritengo che dal punto di vista gestionale Bastia non sia ben governata. Le entrate che ha il Comune dovevano essere ripartite in modo più equo per favorire il rilancio economico e sociale di cui ha bisogno la città. Viceversa si creano alcuni eventi, facendoli passare per straordinari (mi riferisco, ad esempio, a mercati e mercatini) mentre per altri comuni sono appuntamenti di routine. Mancanza di idee?
Il sindaco parla di equità sociale. Tuttavia, guardando al suo governo gestionale della città, non capisco cosa lui intenda per equità sociale. L’equità sociale la intendo come il sostenere l’impresa che dà lavoro ai cittadini e le famiglie bisognose. Il segretario della sezione di Bastia dei Ds chiede all’Amministrazione comunale di ridurre, in sintesi, la tassazione sulla prima casa, per le fasce deboli. Convengo con lui su questo punto e aggiungo anche di ridurre la tassa sulla nettezza urbana. Non concordo, quindi, con lui sull’eventuale aumento della Tia per le fasce produttive della città in un momento di possibile rilancio.
Gianluca Leonardi
Bastia Umbra

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