Quinto gol del fantasista ai bastioli in 5 gare, rimedia Biagini ma il Castel Rigone stappa il pari
Primo tempo senza troppe emozioni, non basta Battistelli. Ma nella ripresa le emozioni si sprecano


Passo indietro dei padroni di casa, ospiti al secondo risultato utile dopo l’ultimo cambio in panchina 
BASTIA CASTELRIGONE 1-1


BASTIA (4-3-2-1): Gori 5,5; Scarcella 6, Belcastro 6,5, Romoli 6,5, Brunelli 6; Frenguelli 6,5, Panzolini 6,5, Ubaldi 5,5 (11′ st Vantaggi 5,5); Battistelli 6, Biagini 6,5; Cioci 6. A disp.: Tajolini, Passetti, Silva, Ricciarelli, Cassetta, Turrioni. Ali.: Tobia 5,5.
CASTEL RIGONE (4-3-2-1): Speziali 6,5; Ferroni 5,5, Riberti 6, Persichetti 6, Polchi 6; Rampacci 6,5, Blazek 5,5 (8′ st Capaccio 7), Battisti 6; Amendola 6, lacopelli 6; Roscini 6. A disp.: Carnevali, Dolciami, Villan, Cascianelli, Grasselli, Scoccia. Ali.: Martinelli 6,5.
ARBITRO: Massimetti di Citt di Castello 6. 
MARCATORI: 9′ st Capaccio (C), 22′ st Biagini (B).
NOTE: spettatori 200 circa. Ammoniti: Rampacci, Battisti, Riberti (C), Scarcella, Ubaldi, Brunelli, Panzolini (B). Angoli: 6-5. Recupero: pt 1′, st 3′.  


NICOLA AGOSTINI


BASTIA – Ormai è un dato di fatto. Gigi Capaccio contro il Bastia non può proprio fare a meno di segnare. Come era successo negli ultimi quattro precedenti, il fantasista del Castel Rigone trova puntualmente il gol anche alla quinta entrando in campo al quarto d’ora giusto in tempo per firmare la punizione dell’1-0. Per l’undici di Martinelli però la festa dura solo 13 minuti perché Biagini ristabilisce la parità confezionando il terzo pareggio consecutivo, che mantiene sì il Bastia al quinto posto, ma lascia un pizzico di amaro in bocca per i passi indietro sul piano del gioco e della determinazione nelle ultime cinque domeniche. Un punto invece accolto con soddisfazione in casa Castel Rigone, che inanella il secondo risultato utile della gestione Martinelli.
Tobia sceglie ancora l’impiego del giovane Gori in porta per ovviare all’assenza di Marchi infortunato nel gioco dei sottoquota. Martinelli dal canto suo deve rinunciare all’impiego fra i titolari di Capaccio per un problema al piede.
Il fantasista si accomoda così in panchina intrattenendosi a parlare prima dell’ingresso in campo con alcuni tifosi bastioli. Con Capaccio in panchina e gli uomini di maggior fantasia tra i biancorossi un po’ appannati, di occasioni da gol nel primo tempo se ne vedono davvero con il lumicino. Se poi Battistelli, quando accende la luce, vedi cross delizioso all’8’, non trova l’assistenza dei compagni, leggi conclusione alle stelle di Ubaldi da ottima posizione, si capisce che i primi 45 minuti saranno davvero da sbadigli. E così è. Nella ripresa fortunatamente per i 200 del Comunale è tutta un’altra partita: il volo di Speziali sulla torsione di testa di Cioci dopo 5 minuti e le proteste di Biagini per la segnalazione di fuorigioco dell’assistente Scarriglia, ne sono le prime avvisaglie.
A trovare il gol per primo è il Castel Rigone al 9’, quando Panzolini atterra Iacopelli dai 20 metri
proprio sulla zolla di Capaccio. Mar-tinelli urla come un ossesso per richiamare l’attenzione dell’arbitro Massimetti. Dentro lo specialista per un Blazek non pervenuto. Fischio di Massimetti, rincorsa di Capaccio e palla nell’angolino con Gori non esente da colpe.
Lo svantaggio scuote i padroni di casa e paradossalmente intimorisce gli ospiti che arretrano il baricentro. Al 19’, così, Vantaggi appena entrato spreca l’impossibile di testa.
Cosa che non fa invece Biagini 3 minuti più tardi, quando Panzolini centra dalla destra, Vantaggi corregge la traiettoria e l’ex falco di Ellera da due passi sigla l’1-1.
Pari e patta insomma, con gli unici tentativi di rompere l’equilibrio ad opera di Panzolini su punizione, con palla che sorvola l’incrocio, e Rampacci che da fuori chiama Gori alla deviazione in angolo.
C’è tempo anche per un’ultima emozione, con Gori che sbaglia il rinvio con le mani e Capaccio che lo grazia calciandogli addosso dai 16 metri.


Una bottiglia colpisce Martinelli


Tobia: “Abbiamo perso lo smalto”


BASTIA – Nonostante la bottiglietta lanciata dagli spalti che lo colpisce ad un piede al triplice fischio di Massimetti, Francesco Martinelli è sorridente e piuttosto soddisfatto:
“È un punto che accogliamo di buon grado – spiega il tecnico del Castel Rigone – anche se dopo l’1-0 siamo arretrati troppo. Il cambio di Capaccio? Non era al meglio, ma appena ha visto il fallo di Panzolini ha iniziato a scalpitare in panchina con quei piedini da papero. Poi sappiamo tutti quali sono le sue doti. Va bene così. La
squadra ha ritrovato quella determinazione che era venuta meno nel momento in cui avevo deciso di lasciare la squadra. I playoff? Parliamone fra 13 partite”. Decisamente più rammaricato Claudio Tobia: “Abbiamo perso lo smalto di qualche domenica fa. A noi però sinceramente non è mai capitato di pareggiare una partita con un solo tiro in porta”.
Mentre la dirigenza del Castel Rigone lascia lo stadio, il Cinghiale Tobia regala una perla rivolgendosi al dirigente lacustre, nonché ex grifone, Antonio Ceccarini: “Ceccarini – dice Tobia – domenica ci serve un terzino visto che mancano sia Scarcella che Brunelli. Che ne dici se ti tesseriamo?”. Ceccarini sorride e risponde: “Grazie mister, io ho già dato”.
N. AGO.
                                         

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