La cittadina, insieme alla vicina Assisi, vanta una presenza massiccia di imprese di costruzione


Ogni anno sette aziende avviano le procedure per cessare l’attività imprenditoriale


LUIGI GATTO


ASSISI – Dall’esame degli ultimi dati Istat disponibili si evince, tra le altre cose, che a Bastia ogni anno sette delle circa duemila imprese attive sul territorio avviano la procedura di fallimento.
Un dato praticamente doppio rispetto alla media della provincia di Perugia dove soltanto 1,7 aziende ogni mille (3,5 a Bastia quindi) si apprestano ogni anno a dichiarare fallimento. In termini assoluti fanno peggio solo Perugia e Foligno, la prima con 22 fallimenti ogni anno, la seconda con 9.
In queste due piazze però il numero di imprese attive è di gran lunga superiore a quello di Bastia. A fronte di questo dato negativo, indicativo purtuttavia di una certa vivacità imprenditoriale, non mancano i segnali economici incoraggianti.
A partire dal numero medio di addetti che a Bastia, dove è concentrato il 3,78 per cento delle imprese della provincia di Perugia, è di tutto rispetto. Con 3,84 addetti per impresa Bastia supera infatti la media provinciale (3,24).
Tenendo a riferimento il numero di addetti è di tutta evidenza che a prevalere è la piccola impresa, anche se a Bastia le grandi imprese (con più di 20 addetti) sono il 2 per cento del totale contro l’1,5 della vicina Assisi e l’1,8 della provincia di Perugia. Quelle con un solo addetto (53,7 per cento) sono invece inferiori alla media provinciale (55,3).
Una vocazione alla grande impresa che in qualche modo traspare anche dai dati relativi alla forma giuridica. Sebbene a prevalere è la ditta individuale (55,3 ogni cento) la percentuale di società di capitali rispetto al totale è del 15,7. Quasi il doppio di Assisi dove le società di capitali rappresentano l’8,7 per cento del totale. Dato superiore anche in questo caso alla media provinciale (10,4). Solo il Comune di Perugia presenta una percentuale di imprese che si sono date la forma giuridica di società di capitali (16,7) maggiore di quella bastiola.
Bastia presenta anche una più marcata inclinazione al commercio rispetto ad Assisi.
E’ infatti nel settore dei servizi che si concentra la quota maggiore di imprese, attive per lo più nel commercio (il 30,3 a Bastia contro il 28,2 ad Assisi) e negli altri servizi alle imprese (22 a Bastia a fronte del 17,2 ad Assisi).
Bastia ed Assisi sono invece accomunate dalle presenza massiccia di imprese di costruzioni. Ad Assisi sono 312 (14,5 per cento del totale) e a Bastia 236 (12%).

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