Un’iniziativa dell’Università Libera che ha “creato” appassionati di lirica


BASTIA UMBRA – Della musica il cinema ha sempre avuto bisogno per sottolineare immagini e parole, colorare di “noir”, o di rosso, o di rosa episodi e sequenze. Spesso opere musicali sono diventate un film ed è successo ai più celebri melodrammi lirici dell’Ottocento e Novecento, il che ne ha certamente favorito la fruizione ad un più vasto pubblico. Di tutto questo si è occupato un gruppo d’iscritti all’Università Libera di Bastia che ha frequentato le lezioni di “Cinema all’Opera”, sotto la guida del prof. Sebastiano Giuffrida, docente di tecniche cinematografiche presso il Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università di Udine. Gli iscritti hanno scoperto alcune opere in film – “Così fan tutte”, “Il barbiere di Siviglia”, “Rigoletto”, “Madama Butterfly” – dal regista Ponelle. Giuffrida, di origine siciliana ma umbro di adozione, ha accompagnato sapientemente il gruppo lungo la storia dei libretti e delle corrispettive sceneggiature, ha spiegato come si può “vedere” il suono nella sequenza cinematografica, suscitando entusiasmi e, probabilmente, futuri “melomani”. “Mi sono reso conto – conferma il docente – che molti che non avevano mai visto e sentito un’opera lirica, mi hanno chiesto informazioni su come potervi assistere e quali siano i teatri d’o pera più vicini”. l’Università Libera, anche per questo, organizza ogni anno una trasferta all’Opera di Roma o Firenze. Il pianista e il lettore, rispettivamente i professori Stefano Ragni e Gianfranco Bogliari, hanno preferito accordarsi su un repertorio musicale cronologicamente più ampio, indispensabile – hanno detto – per poter restituire e rendere comprensibili le emozioni, disperate fino alla morte, di Foscolo/jacopo Ortis. A marzo saranno a confronto Alessandro Manzoni e Giuseppe Verdi.
Roldano Boccali

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