Dopo aver pazientato per mesi, gli stranieri residenti prenderanno parte alla vita dell’amministrazione comunale
Convocata per i prossimi giorni, avrà 19 rappresentanti e lavorerà anche sull’integrazione
Le tematiche della convivenza saranno sempre al centro del confronto
BASTIA UMBRA – La consulta comunale dei cittadini stranieri di Bastia Umbra è stata finalmente convocata per la prima volta dall’amministrazione comunale; una lettera ha infatti annunciato un prossimo incontro previsto nei prossimi giorni. Di sicuro una prima dimostrazione di civiltà c’è stata da parte degli extra comunitari, che attendono pazientemente senza reclami; un simile atteggiamento di fiducia difficilmente sarebbe stato mantenuto da alcuni concittadini bastioli.
Meglio tardi che mai, comunque, anche alla luce del fatto che nel limitrofo comune di Assisi si è ancora più indietro per ciò che riguarda l’istituzione di un organismo tanto più fondamentale, quanto più la collettività è avviata verso una composizione multirazziale.
Gli amministratori comunali bastioli, tuttavia, devono ancora spiegare il funzionamento burocratico del nuovo soggetto ai membri della consulta, che nonostante questo elaborano diligentemente contenuti e idee. L’atteggiamento degli extracomunitari è composto; non nutrono illusioni e false speranze, ma si preparano e divengono sempre più consapevoli delle necessità proprie delle diverse etnie che rappresentano. I 19 rappresentanti si occuperanno di favorire l’accoglienza, l’integrazione e la partecipazione degli stranieri alla vita pubblica della città.
“I progetti più importanti ai quali stiamo lavorando – spiega un componente della consulta – riguardano l’educazione. Da un lato abbiamo l’esigenza di apprendere la lingua italiana, ma dall’altro vorremmo che i nostri figli non dimenticassero diomi, religioni e culture cui i loro padri appartengono. Troppo spesso i più giovani non sanno nemmeno comprendere le basi delle lingue di origine e questo influisce negativamente anche nell’apprendimento della religione. Va anche considerato che per ciò che riguarda gli islamici, i punti di preghiera sfruttabili sono quelli di Perugia e di Foligno, dove si celebra una sola volta a settimana”.
Inutile negare, comunque, che a prescindere da tante belle parole sulla multirazzialità, troppo spesso purtroppo politicizzate, il vero problema da superare è ancora la convivenza fra popoli. In troppi pensano ancora che gli extra comunitari siano tutti spacciatori o persone poco per bene.
Alberta Gattucci
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