BASTIA — Chi immaginava di poter utilizzare l’avvicendamento alla presidenza del consiglio comunale per ampliare la maggioranza di centrosinistra fino a Rc ha dovuto arrendersi di fronte all’indisponibilità del capogruppo Luigino Ciotti. Il tentativo di recuperare al dialogo Rc è fallito l’altra sera quando era stata convocata una riunione di maggioranza, ma i rappresentanti di Rc non si sono presentati. Sembra essersi trattato di un disguido tecnico perché al neosegretario di Rc Alessandro Piccini non sarebbe arrivato in tempo utile l’invito. Lunedì sera il direttivo comunale di Rc si è riunito, come ogni settimana, avallando la linea di Ciotti e fugando qualsiasi ipotesi di una spaccatura. Il confronto va bene, sostiene il partito di Bertinotti, ma sulle cose concrete da fare e non sulla distribuzione degli incarichi. La presidenza del consiglio comunale, resa vacante da Andrea Tabarrini (Ds), che è stato nominato da due settimane assessore al commercio e alla viabilità, diventa una questione urgente da decidere. Molte le candidature che, dopo la rinuncia di Ciotti, sono tutte in casa Ds. Anzi, la presidenza alla Quercia dovrebbe compensare il maggior peso ottenuto dalla Margherita in giunta dopo il rimpasto. Fino a ieri due erano le ipotesi possibili: il professor De Martino, a cui è stata sottratta la delega ai gemellaggi per darla a Gabriella Bonciarelli della Margherita, oppure Furiani, che dovrebbe lasciare l’incarico nella comunità montana al compagno di partito Paffarini. Due candidature che rischiano di spaccare i Ds e, quindi, domani sera alla riunione dell’Unione comunale è possibile una terza ipotesi, quella del segretario Erigo Pecci. m.s.
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