Il progetto di difesa per le sponde interessa anche Bettona


Ci sono attualmente gravi rischi nel caso si verificasse una piena
Circa 120mila euro per scongiurare ulteriori erosioni


PERUGIA – Approvato il progetto esecutivo per difendere le sponde del fiume Chiascio tra la zona industriale di Bastia fino al confine con il comune di Bettona. L’opera conta su in investimento di circa 120mila euro, che secondo la Provincia costituiscono la cifra necessaria per scongiurare il rischio di ulteriori erosioni e conseguenti dissesti di sponda del corso d’acqua nei tratti presi in esame. Nella situazione attuale, infatti, non è del tutto infondata la possibilità che, in caso di piena, alcuni alberi poco stabili potrebbero sradicarsi ed essere trasportati sul letto del fiume insieme ad altro materiale che potrebbe provocare problemi alla fermezza del corso delle acque.
Un progetto esecutivo di manutenzione delle sponde e dell’alveo che, oltre al miglioramento della stabilità idraulica in occasione di piogge e alluvioni, vuole anche mantenere un occhio di riguardo per gli abitanti delle contigue aree popolate, considerando attentamente le esigenze di carattere ambientale mediante la difesa ed il ripristino dell’ambiente fluviale. Gli interventi contemplati nel progetto sono infatti di due tipi. Il primo miglioramento è previsto nella zona industriale Bastiola, in corrispondenza di una stretta ansa del fiume, dove confluisce il Fosso del Lupo; nella zona l’erosione ha già provocato la frana dell’intera sponda per un’altezza di quasi 10 metri, che verrà colmata e messa in sicurezza. Il secondo intervento servirà invece a ripristinare l’erosione prodotta sulla sponda sinistra del fiume proprio al
confine tra i due comuni interessati di Bastia Umbra e Bettona. I lavori andranno a sanare anche il crollo di un piccolo attraversamento con tombini in corrispondenza della confluenza sul Chiascio del Fosso demaniale che fa da confine, che ha provocato l’interruzione della percorribilità della stradina, indispensabile nelle operazioni di sorveglianza e di polizia idraulica. Per proteggere le sponde è prevista anche la realizzazione di scogliere con massi che arrivano a pesare fino a 10 quintali. Si tratta di un complesso di opere che non incideranno sul regime idraulico del fiume, ma avranno lo scopo esclusivo di migliorarne la qualità del deflusso in occasione di eventi di piena anche ordinaria, o di manovre sugli organi di scarico della diga di Valfabbrica, riducendo così il rischio di ulteriori fenomeni erosivi e conseguenti franamenti delle sponde.

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