Mantovani-Geoli, la verità

L’esponente azzurro racconta lo scontro

BASTIA UMBRA – Fa ancora discutere l’increscioso episodio accaduto nel corso della seduta consiliare: l’animato alterco tra il consigliere dei Comunisti Italiani Massimo Geoli e il consigliere di Forza Italia Massimo Mantovani. Con Geoli si sono subito schierati i partiti della coalizione di centrosinistra che governano la città, mentre Forza Italia ha difeso strenuamente il comportamento di Mantovani. Quest’ultimo, in merito alla formazione della
srl per la gestione delle farmacie comunali, denunciava “un escamotage di dubbia legittimità che provocherà minori introiti per il Comune e la possibilità di eventuali assunzioni “mirate” senza concorso pubblico oltre che a rappresentare un imbroglio per aggirare la legge nazionale che prevede il patto di stabilità”. Piuttosto forte l’attacco del consigliere di Forza Italia e quanto mai evidente il bersaglio: “la sinistra con le sue false privatizzazioni ed esternalizzazioni, sta provocando un ulteriore appesantimento della spesa pubblica, collocando propri tesserati all’insegna del più spudorato spoil system”. Lo stesso Mantovani ricordava poi la nomina retribuita ricevuta da Geoli all’interno dell’Ato 1, azienda per il servizio idrico integrato. Parole che evidentemente non sono piaciute affatto allo stesso Massimo Geoli che
ha replicato duramente. “Confermo – ha dichiarato da parte sua Massimo Mantovani – le accuse politiche nei confronti di Geoli e della sinistra; non l’ho assolutamente offeso sul
piano personale, come, invece, ha fatto lui. So che fa l’artigiano, che lavora, facendo sicuramente il proprio dovere di contribuente rilasciando regolari fatture. Sul piano della mancanza di argomentazioni imputata al sottoscritto, è tutta da ridere, rimando a lor signori trenta anni di vita nel sociale e nella politica bastiola. Un esempio? Se mi avessero dato ascolto venti anni fa Bastia Umbra avrebbe avuto la pista di atletica leggera, allora anzichè oggi”.
Roldano Boccali

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