La Margherita va all’attacco 
 
I Dl sembrano intenzionati a uscire dalla coalizione di governo 
 
BASTIA — Viene avanti lenta, ma ancora oggi dopo tre mesi senza soluzione, la crisi nel centrosinistra. Rallentata dal sindaco Francesco Lombardi, che intende non inasprire i rapporti, e dalla Margherita che ha atteso oggi per confermare le proprie distanze dalla coalizione. I tempi, però, non consentono ulteriori rinvii, con la ripresa a pieno ritmo dell’attività amministrativa. I Dl, nell’ultimo incontro tra i vertici regionali del partito e quelli locali, oltre a ricordare di aver avuto pazienza che è prossima a scadere, sottolineano che la probabile uscita dalla maggioranza e dalla giunta pone un serio problema politico. Rilevano, infatti, che l’apporto elettorale della Margherita nel 2004 all’elezione del sindaco diessino Lombardi è stato determinante. L’ipotesi, ora concreta, che la Margherita esca dalla coalizione farebbe venire meno la legittimità della maggioranza e della giunta a governare. Non basta, sostiene la Margherita, una maggioranza risicata, 10 consiglieri su 20, per poter garantire il governo della città. Neanche nuovi scenari con l’ingresso nella coalizione di altre formazioni dell’opposizione sarebbero compatibili con il sistema dell’elezione diretta del sindaco. Insomma, la crisi è l’anticamera di elezioni amministrative anticipate. Un’ipotesi, però, smentita dallo stesso Lombardi che alla festa dell’Unità nell’incontro dei capigruppo del centrosinistra allargato a quelli della sinistra in minoranza (Rc e le liste civiche), chiamato a dare chiarimenti dal rifondatore Ciotti ha risposto che la crisi è tecnica e non politica e conta di risolverla entro dieci giorni. Insomma, prima dell’irreparabile decisione della Margherita il 14 settembre.
M.S. 

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