do Vittorio Feltri

liberoPronti a partire: Prodi e D’Alema mettono in fila l’Ulivo. Ma già c’è chi marca visita. È la solita farsa

Pensavamo che nel governo solo Massimo D’Alema avesse una gran voglia di giocare alla guerra, come spesso accade a chi non ha fatto nemmeno la naja e, invecchiando, sogna i galloni da colonnello. Anche Romano Prodi frigge dal desiderio di trastullarsi coi soldatini. Ha avuto un attacco di infantilismo. Non gli par vero che l’Italia possa assumere il comando della missione in Libano. Lui è persuaso sia un premio alla sua autorevolezza, alla sua statura di statista; non gli viene il sospetto di essere stato scelto in base allo stesso criterio con cui alle elementari si nominava il capoclasse. Chi è il più bischero della compagnia? C’era sempre uno che tirava su la manina. E si beccava gradi, scocciature e lazzi. Prodi è felice all’idea di diventare capoclasse, ci tiene. Gli è montata una boria mai vista prima sul suo faccione. Avete notato quando lo intervistano in tivù (circa ogni dieci minuti) come si atteggia a duro? «Siamo pronti a partire; pronti a guidare la spedizione». Non si rende conto di essersi ficcato in un guaio. Crede che fare la guerra in Libano sia come litigare con Giovanardi o con Berlusconi davanti alle telecamere. Laggiù non parole; volano bombe, missili, e lasciano il segno. Mortadella si è inorgoglito perché Israele ha detto ufficialmente: «Ok. A dirigere le operazioni siano gli italiani ». È naturale che preferisca noi a un esercito arabo. D’altronde la Francia, dopo essersi fatta bella partecipando alla stesura della risoluzione Onu, è evaporata: ha inviato un drappello di uomini. La Germania al massimo mobiliterà alcuni aerei e navi. Idem la Spagna. Insomma, i soli fessi a mandare in campo 3500 militari siamo noi con una maggioranza governativa imbottita di pacifisti. Ovvio ci tocchi il bastone di comando. A chi sennò? Non si è neppure accorto il premier di aver presieduto anni fa la commissione di un “ente inutile”, inesistente, cioè l’Europa. Lui e i progressisti hanno sfottuto a lungo il Cavaliere perché snobbava l’Ue. Adesso che governano, sono corsi a Bruxelles allo scopo di trattare con i Paesi membri la questione mediorientale e si sono accorti che l’Ue è un’astrazione, un’ipotesi; in pratica non c’è. Ora è tardi per pentirsi d’aver fatto i bauscia; bisogna armarsi e partire. Molte ginocchia cominciano a tremare. Molte lingue s’inceppano, balbettano. Oddio cos’abbiamo combinato. Hanno combinato un pasticcio. Vanno giù senza sapere che fare ma sapendo di non poter disarmare Hezbollah, banda di terroristi responsabili della guerra; loro infatti hanno lanciato ordigni su Israele scatenandone la reazione devastatrice. Se i nostri soldati scoprissero che Hezbollah riceve armi di contrabbando dall’Iran come si comporterebbero? Chiuderebbero un occhio o due per quieto vivere o farebbero il loro dovere intervenendo con la forza? Nessuno lo dice. E nessuno dice che se accadesse un fatto simile, e l’Onu traccheggiasse, Israele non indugerebbe un secondo ad aprire il fuoco. Immaginate le conseguenze per gente, come la nostra, cui è stato ordinato di non disarmare alcuno e di sparare soltanto per difendersi. Nel caso hezbollah e israeliani si scontrassero, le truppe Onu che farebbero, assisterebbero neutrali o si getterebbero nella mischia? E a favore di chi? Non ci sembra di interpretare la parte dell’uccello del malaugurio, se prevediamo un casino infernale. Fatalmente i militari saranno coinvolti in chissà quante battaglie e, ignorando quale sia il nemico e quale l’alleato, le prenderanno dall’uno e dall’altro. Con ripercussioni drammatiche sia sull’Italia sia sull’area del conflitto. Un solo nostro soldato morto comporterebbe l’immediata caduta del governo prodianpacifista. Situazione fuori controllo. Tentativi patetici di interrompere la missione. Panico generale. E a livello internazionale, tutto si aggraverebbe perché Israele non si fiderebbe più di nessuno. Giustamente. Tra l’altro non può attendere con le mani in mano che l’Iran realizzi la bomba atomica e gliela sganci sulla crapa. In una battuta. La politica estera della sinistra grida vendetta. Nonostante lo abbiamo capito tutti, che fanno nella maggioranza? Giocano ai soldatini. E i soldatini giocano alla guerra. Si spareranno fra loro.

 

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.