E successo a Bastia Umbra. Il 40enne stato trovato svenuto e con un laccio attorno al collo


L’uomo si era impiccato alla maniglia del bagno dopo una lite con la moglie


LUCIA PIPPI
BASTIA – Si stava separando dalla moglie e non ha retto alla paura di veder rovinata la propria famiglia. Forse non ce la faceva nemmeno più a sopportare le continue liti con quella che era stata fino a poco tempo prima la sua compagna. Per questo motivo un uomo di circa 40 anni di Bastia Umbra ha tentato di uccidersi lunedì sera ed è stato salvato dall’intervento dei carabinieri.
L’uomo, secondo quanto appreso dal comandante della compagnia di Assisi, il tenente Florindo Rosa, aveva appena avuto un litigio furibondo con la propria moglie.
Al centro della contesa la storia della separazione e tutti i problemi connessi con la fine del rapporto. “Adesso la faccio finita! Mi ammazzo!”, le ha detto prima di chiudersi in bagno. La donna ha provato a fermarlo, a richiamarlo e a dissuaderlo
dal compiere gesti estremi. Ma l’uomo aveva g i à chiuso a chiave la porta e non rispondeva.
A quel punto l a moglie ha chiamato i carabinieri. Sul posto, avvisata dal centralino, è giunta una pattuglia del radiomobile che in quel momento era impegnata in un servizio di controllo del territorio.
Il comandante della stazione di Bastia ha provato ripetutamente a chiamare l’uomo e, vedendo che non rispondeva, ha
sfondato la porta trovandolo riverso a terra con un laccio stretto attorno al collo. La corda era stata anche assicurata alla maniglia della porta. L’uomo era svenuto, non riusciva più a respirare. Il carabiniere ha subito tagliato i lacci e ha prestato i primi soccorsi all’uomo cercando di rianimarlo e di farlo riprendere a respirare da solo nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118 avvertita dal centralino dei carabinieri. All’arrivo dei medici, tuttavia, l’uomo respirava già da solo. Per precauzione è stato però trasportato all’ospedale Silvestrini di Perugia dove è tuttora ricoverato. Il salvataggio dell’uomo è avvenuto durante uno dei controlli contro la microcriminalità messi in campo dai carabinieri su ordine del comandante Pietro Di Mase.

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