Verrà realizzata al posto di uno degli incroci pi pericolosi della città


LUIGI GATTO
BASTIA UMBRA – Nell’ultima seduta il consiglio comunale ha assunto importanti determinazioni in materia di viabilità ed infrastrutture viarie. All’unanimità, con l’astensione dei due rappresentanti della Margherita, è stato adottato il progetto preliminare relativo alla rotatoria che sorgerà all’innesto tra la strada provinciale 248/3 di Petrignano e la strada statale 147. Un intervento con il quale l’amministrazione comunale intende rendere più funzionale e sicura la viabilità in quel punto di intersezione di due importanti arterie. Sempre con la sola astensione dei due rappresentanti della Margherita l’assemblea ha poi approvato il progetto preliminare relativo all’incrocio tra viale Umbria, via San Michele Arcangelo, via San Costanzo e via Vietnam, a ridosso del cosiddetto “conservone”. E’ questo il secondo incrocio più pericoloso della città, dopo quello vicino alla Sace dove ogni anno si registrano il maggior numero di incidenti. Il consiglio comunale ha votato favorevolmente all’unanimità anche l’ordine del giorno con il quale indica alla giunta ed al consiglio provinciale di Perugia gli indirizzi (anche in base al dibattito emerso nelle assemblee pubbliche di Ospedalicchio) per la rielaborazione dei progetti che interessano la S.R. 147 “Assisana” e la bretella di collegamento fra la superstrada S.S 75 e la S.P. 247 – tratto Petrignano di Assisi. In particolare, si chiede la realizzazione del tratto stradale previsto dal PRG vigente ed il conseguente accantonamento della nuova ipotesi progettuale presentata dalla Provincia di Perugia. Una soluzione che renderebbe non più essenziale la realizzazione del sottopasso ferroviario. Inoltre, per rendere pienamente efficace ed operativo il nuovo svincolo costruito sulla S.S. 75, all’altezza di Ospedalicchio, si chiede la realizzazione della bretella di collegamento fra la rotatoria posizionata sulla S.R. 147 e la S.P. 247 “Petrignanese”  zona Colussi-Mignini. Indicazioni che secondo l’amministrazione comunale, se venissero recepite, non soltanto renderebbero più funzionale la viabilità locale e regionale, ma ridurrebbero anche l’impatto dal punto di vista ambientale (nell’ottica pure di liberare i centri abitati interessati dal transito dei mezzi pesanti) e comunque compatibile con la natura del territorio e con le infrastrutture che in esso sono state realizzate (come l’ampliamento della pista dell’aeroporto S. Egidio).

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