LA CLASSIFICA


Sul podío Moníní di Spoleto, Zeuna Starker di Temi e la Scai di Bastia


LE IMPRESE: Ecco come sono andate le “Top 50”


LARA PARTENZI


L’incremento percentuale annuo più elevato del fatturato è quello della Angelantoni industrie, l’azienda meccanico-metallurgica di Massa Martana che ha fatto registrare, passando da 31 milioni a 102 milioni di euro, una crescita del 227,3%. Ma si tratta in realtà di un dato con corretto, perché mette a confronto due aggregati non omogenei tra loro: l’ultimo anno, infatti, il fatturato della Angelantoni è consolidato – ossia vi insistono i bilanci di più aziende del gruppo – mentre l’anno precedente non lo era. Da qui l’incide anormale di incremento. Sono tre, invece, le imprese della “Top 50” – la classifica pubblicata ieri da Il Giornale dell’Umbria stilata dall’Annuario economico dell’Umbria 2006-2007 edito dal Centro Studi Esg89 di Perugia – che hanno subito un calo dei fatturati (gli anni considerati sono il 2003 e il 2004): la Deltafina di Orvieto (-4,4%), la Banca popolare di Spoleto (-2,7%) e la Vcp, la vetreria cooperativa piegarese che scende dai quasi 68 milioni di euro del 2003 ai 66 milioni del 2004, per un saldo negativo pari al -2,6%.
Come riportato nella tabella a fianco tutte le altre industrie presenti in classifica, seppur in misura diversa, hanno avuto un volume degli affari in crescita a segnalare, come spiegato da Luigi Giorgetti, responsabile del Centro Studi Esg89, il continuo miglioramento dello stato di salute delle più grandi realtà produttive e di servizi dell’Umbria.
E’ un’industria del settore alimentare, la Monini di Spoleto ad occupare il secondo gradino (tenendo ferma la precisazione iniziale riguardante la Angelantoni industrie, ndr) del podio per quanto riguarda l’incremento dei fatturati: si passa dai 60 milioni di euro rilevati nel 2003 ai 115 milioni del 2004, con +91,1%. Facendo un’analisi per singolo settore di attività, la Monini è seguita dalla Farchioni olii di Giano dell’Umbria (undicesimo posto della classifica generale per incremento di fatturato), che sale del 25,7%, chiudendo il 2004 con 62 milioni e mezzo di fatturato, a fronte dei 50 milioni dell’anno precedente.
Tornando alla classifica generale delle “Top 50” è un’industria di Terni, la prima della provincia in classifica, a far registrare il terzo miglior risultato assoluto per quanto riguarda l’incremento del volume d’affari: la Zeuna Starker produzione Italia, con quasi 56 milioni del 2004, rispetto ai 32 milioni e mezzo del 2003, gua- dagna il 72,3%.
Al quarto posto, con un +39,7%, troviamo la Scai di Bastia Umbra, che nel settore del commercio ha avuto il maggior incremento di fatturato tra il 2003 e il 2004 (per un totale di 114 milioni nel primo anno e di circa 159 milioni nell’altro), seguita da una compagine che opera nello stesso settore, la Pianeta Cospea di Perugia, che fa registrare +37% e va ad occupare la quinta posizione in classifica generale.
Il comparto delle telecomunicazioni entra in graduatoria con la sesta classificata, la perugina Teleunit, che passa dai poco meno di 45 milioni ai poco più di 61 milioni, con un incremento percentuale del 36,5%.
L’azienda di Perugia è seguita dalle Fonderie e officine meccaniche Tacconi, primo ingresso per quanto riguarda la città di Assisi: rispetto al 2003, la Tacconi ha chiuso il 2004 con un fatturato superiore del 29,6% salendo dai 50 ai 65 milioni di euro. L’unica altra industria dell’Assisiate presente nella lista della “Top 50” stilata dalla Esg89 è la Mignini, che cresce del +3,4%, passando dagli 85 agli 88 milioni di euro.
Il primato del turismo va al Ternano, che con In viaggi ottiene l’ottavo ed unico posto della classifica delle prime 50 realtà produttive e di servizi della regione. Il volume d’affari dell’azienda è salito del 27,68%, con circa 67 milioni del 2004 contro i 52 milioni fatturati nel 2004. TyssenKrupp Acciai Speciali Terni, l’azienda che guida la classifica per fatturato della “Top 50” dell’annuario 2006-2007, si piazza al nono posto per incremento di fatturato, passando da 1.399 milioni di euro a poco meno di 1.773 milioni, con una crescita percentuale del 26,72%, che equivale anche al quarto miglior risultato ottenuto dalle imprese del settore meccanico – metallurgico. Il comune di Massa Martana fa il bis con l’Elettro-montaggi, che nel 2004 fattura 107 milioni e mezzo di euro contro gli 85 e mezzo del 2003, per un incremento percentuale del 25,8% e un decimo posto nella graduatoria generale. Come già detto, all’undicesima posizione troviamo Farchioni olii, seguita da Fbm Fornaci Briziarelli Marsciano, prima industria del settore edilizia per incremento di fatturato: il 20,2% per un importo totale che supera gli 85 milioni e mezzo (Fbm aveva chiuso il 2003 con un fatturato superiore ai 71 milioni di euro). Restringendo l’analisi al settore edile, Fbm Fornaci Briziarelli è seguita da Colabeton, l’azienda eugubina che fa registrare una crescita del 12,9% passando dai 216 milioni del 2003 ai 243 e settecento del 2004.
“I dati evidenziano che molte industrie analizzate hanno ottenuto un incremento “a due cifre” e questo sta a significare che le grandi imprese dell’Umbria stanno andando bene, soprattutto se si considera che la maggior parte delle compagini ha fattura- ti molto elevati”, commenta Giovanni Giorgetti della Esg89 Group.

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