Il coordinatore regionale dei «rutelliani» ha presieduto una riunione con i vertici locali del partito


BASTIA — Un altro passo è stato compiuto verso la rottura ufficiale nella maggioranza tra Ds e Margherita. Ieri è stata una giornata cruciale con l’ingresso in campo del coordinatore regionale della Margherita, Gianpiero Bocci (nella foto). In una riunione con il coordinatore regionale Piero Mignini e il segretario comunale Ds Pecci, ha ribadito che il rimpasto della Giunta bastiola è stato un atto unilaterale mirato a colpire i «rutelliani». Da qui la «autosospensione» della Margherita fino a quando la situazione non tornerà alla normalità. Conseguenze più ampie di questa rottura si avranno anche nel comprensorio, in particolare ad Assisi dove è a rischio la formazione di un gruppo consiliare unico dell’Ulivo. Una linea, quella di Bocci, che è stata ratificata dall’assemblea comunale della Margherita che, in tal modo, lascia al sindaco Lombardi e ai Ds la responsabilità della rottura. Intanto, anche l’altro assessore «licenziato», Antonio Criscuolo (Ds), è uscito dal riserbo rimproverando al primo cittadino di aver deciso la revoca della delega senza preventiva comunicazione, un atto «degno della peggiore barbarie politica». Critico anche verso la Quercia, che decide senza rispettare le regole democratiche; e annuncia la volontà di continuare il suo impegno politico, non escludendo l’uscita dal partito.
m.s.

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