Bastia Umbra Margherita comunale, provinciale e regionale
BASTIA UMBRA – E’ stata ribadita, nel corso di una riunione dell’esecutivo della Margherita di Bastia che ha visto la partecipazione del gruppo consiliare, dei rappresentanti di Giunta e del vice coordinatore regionale Sauro Cristofani, la piena sintonia tra l’esecutivo locale della Margherita ed i livelli regionali e provinciali del partito sulle modalità per fronteggiare la crisi che si è venuta a creare all’interno della maggioranza in seguito all’iniziativa unilaterale del sindaco nei confronti dell’assessore all’urbanistica Clara Silvestri, iniziativa valutata “politicamente irresponsabile e gravissima sia nei contenuti che nella forma”. La Margherita locale, compatta, respinge l’arroganza con la quale il sindaco e soprattutto i Ds stanno tentando di indebolire la Margherita e minare il contributo di innovazione che quest’ultima cerca di portare nella coalizione. Innovazione che proprio sull’urbanistica tende, tra l’altro, ad un principio di base: tutti i cittadini devono essere trattati allo stesso modo senza che ci siano “figli” e ‘figliastri”. La decisione del sindaco – sottolineano i Melliani – è avvenuta in totale assenza di un confronto politico serio. Secondo il coordinatore de La Margherita, Antonio De Martiis, la posizione dei DS nel voler giustificare l’iniziativa del sindaco solamente come una ‘necessità di rilancio dell’attività amministrativa” nasconde, invece, il pericoloso tentativo di qualche “falco” di voler “tornare al passato”. “Noi siamo convinti – afferma ancora De Martiis – che il rilancio dell’attività amministrativa debba principalmente partire dal ricreare le condizioni per far lavorare con serenità e trasparenza Sindaco e Giunta, condizioni che, purtroppo, non si sono mai verificate a causa delle forti pressioni e delle azioni denigratorie conseguenti alla battaglia consumata all’interno dei Ds che ha visto prevalere i “vecchi”, inizialmente contrari all’elezione di questo sindaco. Sembra quasi che l’atto compiuto da Lombardi – prosegue lo stesso De Martiis – sia frutto di un pesante e grave condizionamento subito da parte dei Ds, ma soprattutto di alcuni personaggi. Se così fosse, la direbbe lunga sull’autonomia del sindaco e si aprirebbero nuovi scenari di approfondimento che potrebbero portare anche ad opportune conseguenze”. A suo tempo la Margherita entrò a far parte della coalizione solamente a ridosso delle elezioni.
In un momento di grave difficoltà dei DS, caratterizzato da forti lacerazioni interne, la Margherita assicurò il proprio appoggio alla coalizione di centro-sinistra, accettando la candidatura a sindaco imposta dai DS e condividendo un progetto di rinnovamento politico-amministrativo. “Il progetto di innovazione – dichiarano ora i vertici de La Margherita – sembra ormai fallito e siamo in un clima di totale restaurazione dove il sindaco, per poter sopravvivere è costretto a modificare radicalmente le sue posizioni iniziali. Se non fosse così non si spiegherebbe il tentativo di entrare in Giunta da parte del capogruppo Moreno Marchi, che figurava tra i “cosiddetti” innovatori convinti, oggi invece spalleggiato dall’ex sindaco Brozzi”.
R. B.
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