II piano contemplava la riqualificazione dell’area complessa a ridosso della rocca Baglionesca
La discussione della pratica è andata avanti fino a tarda notte
MASSIMILIANO CAMILLETTI
BASTIA UMBRA – Dopo oltre quattro ore di acceso dibattito il consiglio comunale ieri sera ha bocciato all’unanimità la nuova formulazione del piano di recupero dell’area ex-Lolli.
Un’area complessa situata a ridosso della rocca Baglionesca, confinante con via Firenze e le Officine Franchi e inserita in un tessuto urbanizzato scaturito dalla riqualificazione del conservificio Lolli avviata nel 1993 quando le ruspe demolirono l’edificio. Il recupero dell’area dove nel frattempo è stato costruito un moderno, quanto discusso, complesso edilizio, è da tempo un caso che infiamma lo scontro tra le forze politiche cittadine. Non tutte le previsioni del piano originario (approvato nel 1994) sono state infatti attuate entro i termini previsti. Il progetto era corredato da una convenzione che fissava obblighi e tempi (dieci anni) per la realizzazione delle opere di urbanizzazione.
A tutela della loro esecuzione era stata anche presentata una garanzia tramite polizza fideiussoria pari a circa 150mila euro. Alla scadenza della convenzione (lo scorso primo agosto) alcune di queste opere non sono state realizzate, altre solo in parte. Tra le previsioni figurava anche la chiusura al traffico di via della Rocca. La misura è rimasta inattuata con la conseguenza che non è stato possibile realizzare neanche il sottopasso, il percorso pedonale e l’area verde difronte alle mura della rocca. Le aree verdi non sono sorte nemmeno nel parcheggio condominiale prospiciente le mura che risulta invece interamente bitumato. Ritardi anche per la pubblica illuminazione, l’acquedotto, il metanodotto e la fognatura. Viste le difficoltà a rispettare le previsioni la “Modulo srl”, l’impresa attuatrice, l’estate scorsa chiese al Comune una variante al piano originario. Ma questa non appena giunse in consiglio comunale venne ritirata dal sindaco Francesco Lombardi dopo che nei giorni immediatamente precedenti la seduta il presidente della commissione Urbanistica Massimo Calzetti (Ds) sollevò con una lettera al primo cittadino non poche perplessità al riguardo facendo riesplodere il caso prontamente cavalcato dalle minoranze. In questo lasso di tempo è stato formulato un nuovo piano che però non è riuscito a trovare il consenso della maggioranza esso manteneva inalterata la volumetria (40mila metri cubi) e gli usi (residenziale, commerciale e direzionale) prevedendo però un nuovo assetto della viabilità (lasciando la percorribilità veicolare di via della Rocca e chiudendo il collegamento con via del Conservificio) e un diverso assetto degli standard con un aumento delle aree destinate ad essere pubbliche.
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