Il sindaco interviene sull’occupazione abusiva della casa popolare


BASTIA UMBRA – “L’amministrazione comunale di Bastia Umbra e gli uffici dei servizi sociali hanno appreso con una certa sorpresa le lamentele del cittadino, da alcuni anni immigrato a Bastia, ex carcerato che occupa abusivamente un alloggio popolare. E ciò in considerazione dell’attenzione che il sindaco e la giunta e gli uffici comunali preposti hanno prestato a questo caso”. Il sindaco Lombardi commenta così la vicenda emersa nei giorni scorsi nel suo comune”L’alloggio che il cittadino ed ex detenuto occupa abusivamente da sette mesi (e che l’autorità giudiziaria ha invitato a liberare entro l’8 marzo) – ha detto Lombardi – è già stato assegnato ad una famiglia in condizioni di estremo disagio. Già nell’agosto del 2005, dietro segnalazione dell’Ater (Azienda territoriale edilizia residenziale) l’amministrazione comunale aveva diffidato il cittadino al rilascio dell’immobile impropriamente occupato entro 30 giorni dall’occupazione. Il cittadino, tramite il suo legale, ha presentato controdeduzioni alla diffida. L’amministrazione (in data 13 settembre) ha comunicato che avrebbe proceduto nel rispetto della vigente normativa, dando come termine ultimo per il rilascio dell’alloggio la data del 30 ottobre. Poiché gli inviti non hanno avuto esito, è stato concesso altro tempo al cittadino, comunicandogli che avrebbe dovuto lasciare l’appartamento entro il 12 gennaio. A quel punto, di fronte a quest’ennesima inottemperanza, si è proceduto a disporre gli atti attraverso il tribunale di competenza. L’ufficiale giudiziario, in data 15 febbraio, ha notificato al cittadino l’ordinanza di sfratto per l’8 marzo. Contestualmente, al fine di venire ulteriormente incontro al cittadino, l’amministrazione comunale si è impegnata, attraverso il servizio sociale comunale, a sostenere le spese di tre mesi di locazione per un nuovo alloggio che il cittadino avrebbe già dovuto reperire”. Secondo Lombardi quello seguito è un “iter che dimostra come l’amministrazione comunale abbia seguito il caso, guardando al rispetto della legge ed alle necessità di altre famiglie disagiate che, da regolamento, hanno le precedenza, senza tuttavia abbandonare il cittadino in questione, al quale, oltre a varie proroghe per liberare un appartamento che, ricordiamo, era occupato abusivamente, è stato anche offerta una collaborazione per concretizzare un progetto di sostegno al suo nucleo. Un’attenzione particolare determinata dalla presenza di minori nel nucleo familiare del cittadino ex detenuto”.

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