Il sindaco di Bastia Umbra Francesco Lombardi illustra il piano per modificare l’area del’ex tabacchificio


Il progetto prevede la realizzazione di circa 91mila metri quadrati di costruzioni


Nuove costruzioni verranno realizzate nell’area del’ex tabacchificio Giontella a Bastia Umbra. Il sindaco Lombardi ha illustrato la variante al piano regolatore e ha confermato che queste opere occuperanno 91mila metri quadrati tra costruzioni pubbliche e private.


MASSIMILIANO CAMILLETTI



BASTIA UMBRA – Venerdì sera il sindaco Francesco Lombardi ha illustrato, alla presenza di rappresentanti di tutte le forze presenti in consiglio comunale e di numerosi cittadini, la nuova proposta di variante al Piano regolatore generale che interessa l’area della ex piscina. E’ di 91mila metri cubi la previsione volumetrica contenuta nella proposta di piano di recupero dell’intera area ex-Giontella avanzata dall’amministrazione comunale. Di 110 mila quella fatta dalla società proprietaria dell’area. Di certo sarà un piano misto pubblico-privato che contempla un aumento di volumi a destinazione residenziale, mentre il commerciale troverà spazio quasi unicamente all’interno del perimetro dell’ex tabacchificio dove difficilmente verrà realizzato il polo scolastico che pure resta nelle previsioni, a differenza del palazzo della salute che invece alla fine dovrebbe vedere la luce. Si anche al centro per il rione San Rocco e alla casa famiglia protetta. Quanto a via Irlanda, ai bordi della quale stanno crescendo tre palazzine, è al vaglio dell’amministrazione l’ipotesi di chiuderla e lasciarla all’uso esclusivo dei residenti. Più in generale nell’area verrà realizzata la viabilità prevista dal Prusst fino alla rotatoria di via Roma. Quando? Prima di concedere l’abitabilità alle nuove residenze. Il capogruppo di Rifondazione comunista Luigino Ciotti ha ribadito le sue perplessità circa la conformità del permesso di costruire rilasciato lo scorso settembre per le tre palazzine di via Irlanda rispetto al Piano attuativo approvato. Il sindaco dal canto suo ha insistito sul fatto che i rilievi effettuati dall’ufficio tecnico comunale non hanno evidenziato alcuna illegittimità, ma Ciotti ha chiesto un’ulteriore verifica chiamando in causa questa volta anche la provincia di Perugia. Le tre costruzioni sorgono, in parte, nel subcomparto a destinazione commerciale piuttosto che in quello residenziale come invece previsto dal piano. Uno spostamento che necessiterebbe secondo Ciotti dell’approvazione di una variante al piano stesso. “Quale norma consente di modificare i sub comparti?”, chiede Ciotti che aggiunge: “quale norma del Piano attuativo consente di modificare quantità e localizzazione degli spazi pubblici, e perché non sono ancora iniziati i lavori per le opere di urbanizzazione?”.

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