«NAS»Nei guai i titolari di un ristorante e di un’attività di lavorazione a Bastia Umbra 
 
di Annalisa Angelici
PERUGIA — Quella carne sarebbe arrivata nei piatti dei perugini. Avrebbe potuto mangiarla chiunque. Con conseguenze per la salute tutte da valutare. Ma su quella carne hanno messo le mani in tempo i carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità, al comando del luogotenente Orazio Pellegrini. Ne hanno sequestrata e distrutta 750 chilogrammi. I controlli hanno interessato un ristorante di Perugia gestito da un cinese e, soprattutto, un laboratorio di sezionamento e lavorazione di Bastia Umbra. Brutte sorprese, anzi pessime, in entrambi i posti.
Il laboratorio
In particolare nel locale destinato alla lavorazione sono stati sequestrati 700 chili di carne fresca e stagionata: non aveva nessuna delle prescrizione di legge, se non quella relativa alla scadenza che, peraltro era abbondantemente trascorsa e non da qualche giorno ma da parecchi mesi. Quella carne scaduta, della quale i militari stanno ancora cercando di risalire alla provenienza anche se ritengono comunque sia di origine italiana, sarebbe stata confezionata e sarebbe finita prima nei supermercati poi nelle case di ignari consumatori. Forse all’occhio più che attento di una casalinga accorta non sarebbe sfuggito, ma è certo che con facilità la carne sarebbe capitata nei carrelli della spesa. Nel laboratorio, i Nas hanno riscontrato anche numerose carenze igienico-sanitarie e strutturali. La posizione del titolare dell’attività è tuttora al vaglio di carabinieri e magistratura. Di certo sono state constatate numerose violazioni amministrative.
Il ristorante
Per quanto riguarda il ristorante, il titolare è stato denunciato per aver somministrato ai clienti prodotti a base di carne in cattivo stato di conservazione. Anche in questo caso c’è stato un sequestro: 50 chili di carne molta della quale scaduta e congelata in maniera non corretta. Anche in questo caso i militari hanno trovato decisamente carenti le condizioni igienico-sanitarie e strutturali del locale. E il titolare aveva omesso di compilare le schede del manuale di autocontrollo. Mancanze che hanno significato per i gestori del ristorante la violazione di numerose norme amministrative e, di conseguenza, l’elevazione delle relative multe. Carabinieri e magistratura stanno ragionando ora sull’opportunità di far chiudere i battenti a tali ristoranti, anche se in maniera temporanea.
I rischi
Sono sequestri che pesano e preoccupano: la carne, in entrambi i casi, sarebbe finita su tavoli e sarebbe stata mangiata da grandi e piccini. Peraltro danni gravi provengono, secondo fonti mediche, dall’interruzione della cosiddetta «catena del freddo»: ovvero un congelamento «sbagliato» può portare, anzi porta, alla formazione nella carne di betteri che, se ingeriti, possono dare vita a intossicazioni alimentari di diversa gravità. 
 
 

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