BASTIA — Le spiegazioni offerte dal sindaco sul progetto di iniziativa privata relativo alla riqualificazione del vecchio edificio nel centro storico in via Piave, che comprende l’ormai famoso «Muro degli orti» non soddisfano il gruppo di cittadini che avevano sollevato perplessità sul futuro dell’area. Essi puntualizzano alcuni aspetti ed anche a stigmatizzare quanto finora è stato fatto per salvaguardare l’antico muro fatto di sassi di fiume. «Per riqualificare la zona — sostengono i cittadini — si intende che essa possa contenere un nuovo edificio, che rispetti tutte le caratteristiche architettoniche e tipologiche del luogo, che abbia lo stesso volume di quello da demolire e che non inglobi il vecchio tratto di mura, perché l’orto ad esso adiacente ne è parte integrante ed imprescindibile. L’edificio dovrebbe essere ricostruito quasi totalmente sulla superficie già occupata dal vecchio manufatto, lasciando libera l’area dell’orto che dovrebbe essere destinata a verde pubblico e privato, mentre i parcheggi potrebbero essere ricavati sul piano interrato». Il gruppo di cittadini non ignora il fatto che il piano edilizio ha già compiuto gran parte del suo iter procedurale, ma chiedono all’amministrazione comunale e al sindaco «un’ulteriore riflessione sulle proposte che solo ora si sono esplicitate chiaramente». Il punto, dunque, è come fermare la macchina amministrativa. «Se gli interessi legittimi di un imprenditore privato non dovessero coincidere esattamente con quelli legittimi della cittadinanza, — è l’ipotesi avanzata dal gruppo dei residenti — allora sarebbe auspicabile che si intervenisse sul solo restauro del tratto di mura».
m.s.

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