LA TRADIZIONE

BASTIA UMBRA La sessantaduesima edizione del palio de San Michele entra nel vivo stasera con i giochi in piazza. Si tratta della seconda competizione del palio che arriva dopo che martedì si sono concluse le sfilate dei quattro rioni. Al termine delle sfilate, alla presenza del notaio Mario Biavati, la presidente dell’ente Palio Federica Moretti e il coordinatore Claudio Fiorucci, insieme ai capitani dei quattro rioni Michele Betti (Moncioveta), Gessica Poeta (Portella), Simone Ercolani (San Rocco) e Saverio Pagliaccia (Sant’Angelo) hanno incontrato i giurati incaricati di valutarle. La giuria, presieduta dal regista e autore televisivo Gianfranco Anzini, è composta da Alessandra Canettieri (mezzosoprano), Anna Tangredi (attrice), Laura Soprani (scenografa e artista), Alberto Bassetti (scrittore e regista teatrale) e Lia Francesca Morandini (costumista).Dopo aver sigillato i risultati delle votazioni, che verranno rivelati sabato sera, la giuria ha diramato le nomination per i premi “Monica Petrini” (miglior attore), “Stella nascente” (miglior giovane attore) e “miglior carro”. Il premio “Monica Petrini”, che decreta il miglior attore, se lo contendono Aurora Panzolini del rione Moncioveta che ha interpretato “Palloncino”, Ingrid Monacelli di Portella nel ruolo di “Giornalista”, Matteo Magna e Francesco Pastorelli (San Rocco) per la loro interpretazione dei “Gabbiani”, ed Elena Gagliardoni (Sant’Angelo) nel ruolo di “Elio”. Per il premio “Stella nascente”, riservato ai giovani talenti, sono stati nominati il gruppo “Bimbi liquirizia e dolciumi” del rione Moncioveta, Viola Gambacorta (Portella) per il ruolo di “Cappuccetto Rosso”, il “Gruppo Mimi – Special” (San Rocco) e il “Gruppo Classe” del rione Sant’Angelo. Per il premio al “Miglior Carro”, sono in gara invece il “Mostro dei nodi” del rione Moncioveta, il “Furgone del Lupo” (Portella), la “Navicella Spaziale” (San Rocco) e il “Cestino” (Sant’Angelo).L’assegnazione del palio avverrà sabato sera al termine della lizza, l’avvincente corsa a staffetta disputata da quattro atleti per ciascun rione lungo il circuito di piazza Mazzini, per una distanza di 400 metri. Ultima e decisiva prova per l’assegnazione del palio, la lizza rappresenta il culmine di mesi di preparazione e attesa. L’atmosfera è elettrica: il silenzio irreale che avvolge la partenza si trasforma in un’esplosione di tifo e incitamenti fino all’arrivo, in un crescendo di emozioni che coinvolge tutto il pubblico. Storicamente, la lizza era l’unica gara del palio. Il percorso originale attraversava l’intero centro storico, e la staffetta prevedeva il passaggio di una fiaccola accesa, il cui colore identificava il rione di appartenenza. Nel 1964, la gara fu spostata nell’attuale circuito di piazza Mazzini per permettere al pubblico di assistere a ogni fase della competizione. Fino al 1966, il palio veniva assegnato solo in base al risultato della lizza. Dal 1967, invece, la gara è diventata una delle tre competizioni che concorrono al punteggio finale.

Massimiliano Camilletti

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