di ADRIANO CIOCI


BASTIA – Sant’Angelo, se ci sei batti un colpo. Così, a due anni dall’acquisto dell’antica struttura, un tempo edificio religioso di primaria importanza per la tradizione e la storia bastiole, l’ex tempio sembra ritrovare la strada per una giusta collocazione all’interno del tessuto cittadino.
Due anni or sono, come si ricorderà, l’Amministrazione comunale aveva condotto a compimento l’acquisto da un privato dell’immobile situato nel nucleo storico.
La chiesa ha subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni. La più evidente nel Quattrocento, con la sua completa riedificazione.
L’interno, ad unica nave, era ricoperto di affreschi ed ospitò alcune importanti opere d’arte, come il Polittico dell’Alunno. Adesso sembra giunto il momento di restituire la struttura alla città.
Uno studio tecnico locale sta elaborando una serie di studi e di ipotesi da sottoporre all’esecutivo di Lombardi.
Ma l’assessore alla cultura Giuseppe Belli fornisce qualche anticipazione: «Il primo obiettivo – afferma Belli – è quello di salvaguardare le caratteristiche dell’edificio e di effettuare un recupero strutturale che non intacchi l’architettura».
Belli aggiunge anche quali sono le linee guida dellì’interventi: «L’intenzione del Comune è quella di adibirlo ad auditorium e sala polivalente per attività culturali di vario genere, come convegni, conferenze, mostre e concerti, tenendo conto delle possibilità di accoglienza. La sua capienza è intorno alle ottanta persone in quanto la superficie calpestabile non supera i 200 metri quadrati. Il suggerimento che ci giungerà dai tecnici che stanno in questo momento effettuando le loro valutazioni, verrà sottoposto alla Giunta e al Consiglio Comunale. Insieme si sceglierà la soluzione più utile per la città».
E’ possibile che già a partire dalla fine del prossimo anno si possa parlare di progetto esecutivo e metter mano ai lavori, sperando che la proposta trovi accoglimento nei finanziamenti della Regione in relazione al restauro e al recupero delle opere d’arte.


 

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