Sul registro delle convivenze contrari Mantovani e Bagnetti (FI), Caleri (Dl) e Fausti (Ds)


Il consiglio comunale ha approvato la mozione del consigliere Brozzetti


MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza la mozione presentata dal consigliere Adriano Brozzetti nella quale si chiedeva al sindaco, alla giunta ed al consiglio comunale “un impegno concreto per avviare un percorso finalizzato all’istituzione del registro comunale delle coppie di fatto al quale possono essere iscritte persone legate non da vincoli legali, ma esclusivamente da vincoli afettivi, consentendo la registrazione a due persone, anche dello stesso sesso, non legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, ma da valori afettivi, coabitanti da almeno un anno e aventi la residenza nel Comune di Bastia Umbra; a due persone, anche dello stesso sesso,conviventi da almeno un anno per motivi di reciproca assistenza morale o materiale e residente nel Comune di Bastia Umbra”. La mozione ha incassato il voto favorevole della maggioranza (ad eccezione del dl Caleri e del ds Fausti) e del capogruppo del Prc Luigino Ciotti, e quello contrario dei due consiglieri di Forza Italia presenti in aula (Mantovani e Bagnetti). Il sindaco Lombardi, nel motivare il suo voto favorevole, ha parlato dell’importanza di tutelare la dignità della persona in tutte le sue espressioni: “Questo è un atto di apertura delle istituzioni, che devono rappresentare e tutelare tutte le persone”. Bastia dunque segue l’esempio di Perugia, Terni, Gubbio, Spello, Cannara e Foligno, comuni che già hanno istituito il registro. “In assenza di una normativa – ha ricordato Brozzetti – che tuteli la convivenza di persone non legate da vincolo matrimoniale e per favorire la promozione dei diritti civili, ho richiesto al sindaco e al consiglio comunale di Bastia Umbra, l’istituzione di un registro comunale delle coppie di fatto. Tale atto vuole essere un impegno diretto a risolvere problemi di carattere prettamente sociale ed esclude il matrimonio, l’adozione e l’affidamento di figli tra persone dello stesso sesso”. Va puntualizzato infine che in mancanza di una legge nazionale, attualmente ferma alla Camera, questi registri comunali hanno una valenza prettamente simbolica.

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