L’assessore Antonini (DL): “Anche il nuovo Statuto tutela le forme di convivenza”
Brozzetti incontra il sostegno di Margherita, Sdi e Radicali



L’accordo:Arrivato ieri il sostegno di Sdi e Margherita e associazioni del territorio


“Viviamo in uno Stato laico, da noi nessuna pregiudiziale” – Maori: “Ottima iniziativa” Soddisfazione anche dall’Arcigay



Brozzetti:Il consigliere comunale Adriano Brozzetti propone una mozione per istituire il registro


 


MASSIMILIANO CAMILLETTI


BASTIA UMBRA – Dopo Perugia, Terni, Gubbio, Spello, Cannara e Foligno il registro delle coppie di fatto verrà istituito con ogni probabilità anche nel Comune di  Bastia Umbra. La Margherita, l’unica forza della maggioranza che sulla carta poteva storcere il naso di fronte alla proposta avanzata con una mozione dal consigliere comunale Adriano Brozzetti eletto nelle liste civiche, non vi si opporrà: “Nessuna pregiudiziale da parte nostra – dichiara l’assessore dl ai Servizi sociali e vicesindaco Giorgio Antonini -. Viviamo in uno stato laico e pure il nuovo statuto regionale, all’articolo 9, tutela espressamente le forme di convivenza. Insomma – assicura – quando la mozione approderà in consiglio comunale incasserà il voto favorevole della Margherita”. Anche il segretario dello Sdi Luigi Tardioli plaude all’iniziativa del “compagno architetto Brozzetti” e spera che il registro possa esser istituito nel 2006, in anticipo quindi rispetto al 2007, anno mondiale della pari opportunità “Il registro – precisa – deve essere previsto per due persone, anche dello stesso sesso, legate da valori affettivi e da ragioni materiali e morali, coabitanti da almeno un anno e aventi la residenza nel territorio comunale escludendo l’adozione, l’affidamento di figli e il matrimonio tra soggetti dello stesso sesso”. Il sostegno degli altri partiti di centrosinistra e del capogruppo delle Liste civiche Rosella Aristei appare abbastanza scontato. Intanto la mozione di Brozzetti fa registrare anche l’apprezzamento di Radicali e Arcigay. “Ottima iniziativa – commenta Andrea Maori, segretario del Centro di iniziativa radicale di Perugia – che va nella direzione, da noi auspicata, di sollecitare l’approvazione di una legge nazionale di riconoscimento dei Pacs che cancelli discriminazioni odiose, assicurando pari dignità e protezione alle scelte di milioni di persone (omosessuali come eterosessuali) e superando una situazione che vede l’Italia unica in Europa (insieme a Irlanda e Grecia, e diversamente da Francia, Germania, Olanda, Belgio, Portogallo, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda, Lussemburgo, Croazia, Gran Bretagna e Svizzera) a non aver ancora approvato una legge sul riconoscimento delle unioni civili”. Anche il Circolo Arcigay Arcilesbica “Omphalos” di Perugia, per bocca di Stefano Bucaioni, esprime forte soddisfazione per un’azione volta a riconoscere e tutelare la piena dignità ed il carattere di libera scelta delle convivenze ed invita tutte le coppie etero ed omosessuali conviventi ad iscriversi nel registro comunale non appena sarà istituito. “Il registro delle coppie di fatto – puntualizza Bucaioni – ha una valenza prettamente simbolica ma esprime un grande segno di civiltà ed un chiaro segnale al governo perché colmi il vuoto normativo esistente”.



IN UMBRIA:


L’ARTICOLO 9
Lo Statuto prevede, all’articolo 9, la tutela di tutte le forme di convivenza


SEI COMUNI
Perugia, Terni, Gubbio, Spello, Cannara e Foligno: sono sei i comuni con il registro


IN ITALIA
L’Italia è l’unico Paese in Europa a non aver approvato una legge in materia


VALORE-SIMBOLO
L’istituzione del registro delle coppie di fatto ha un valore solo simbolico

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