I vicini: “Siamo una zona sotto tiro. I ladri conoscono i nostri spostamenti, ci tengono sotto controllo”


“Un uomo riservato, ma disponibile e gioviale”


DANIELA BIZZARRI


Ora riposerà in pace. Ora che i suoi aguzzini sono stati individuati e arrestati. Da due giorni i colpevoli del decesso di Marcello Masciolini, l’anziano di Ospedalicchio di Bastia morto in seguito allo shock e alle percosse subite durante una rapina in casa, hanno un nome, un’identità. L’anima di Gigetto della Gattina,- lo spavaldo anziano che andava in giro tra Ospedalicchio e Bastia con l’Ape, troverà finalmente pace. Si dolgono ancora per il dolore di una perdita ingiusta e violenta i suoi vicini di casa. “Era uno di noi – dice il titolare dell’impresa Marmi e Graniti, situata proprio accanto alla casa di tre piani dove Marcello viveva con la moglie, abitazione posta ormai da più di un anno sotto sequestro – E’ stato difficile accettare quanto è successo”. Gigetto era un uomo discreto, riservato, uno che badava ai suoi affari. “La sua era una famiglia a posto – spiega una vicina – che non si curava di fare combriccola con tutti ma si dimostrava sempre accogliente e disponibile ogni qual volta andavamo a trovarli”. E’ innegabile come ora siano in molti a tirare un respiro di sollievo. “Siamo una zona sotto tiro – spiega una signora, visitata diverse volte da ladri incalliti -. Conoscono i nostri spostamenti, ci tengono sotto controllo. Sanno quante persone abitano nelle diverse case, si fermano con le loro auto lungo la strada e prima di intrufolarsi, di solito, con qualche scusa ci rivolgono alcune molte domande per informarsi. Sono certa che sapessero molto di Gigetto – continua la donna – dei suoi movimenti, del fatto che era solito dire che non avrebbe mai messo i soldi in banca perché tanto non gli fruttavano. Lui ripeteva a tutti che li teneva in casa sotto un mattone e così questi delinquenti si sono presi la libertà di venir a verificare. Un triste destino ha voluto poi che lui morisse per le botte e percosse ricevute. Ma – aggiunge la vicina – in casa di soldi di certo non ne teneva poi tanti e gli unici che le forze dell’ordine sono riuscite a trovare altro non sono stati se non qualche centinaia di euro sepolti in un vaso nel giardino. E’ stato uno shock – conclude la signora – per tutti noi. Ancora oggi non ci sentiamo sicuri.
E la casa di Gigetto è ormai serrata, con le persiane verdi chiuse da tempo e piene di ragnatele. Questi due vecchietti indifesi hanno vissuto una brutta disgrazia.
E’ giusto che ora i colpevoli paghino, ma in fondo per Gigetto ogni giustizia è ormai inutile.

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