Il giudice di pace indaga sui vigili: ultima speranza per i multati 
 
 di VALENTINA AISA


ASSISI – «Scusi, ma questo autovelox è stato tarato?». La domanda potrà suonare strana, ma potrebbe salvare la patente a molti automobilisti colti in eccesso di velocità. La battaglia è iniziata qualche mese fa a Bastia, poi si è estesa ad Assisi ed è approdata sul tavolo del giudice di pace di Santa Maria degli Angeli, Salvatore Spampinato. Al momento, sono già 50 i ricorsi che contestano multe salate e ritiro delle patenti per accertamento da autovelox e attendono delle risposte.
Sui fascicoli presentati dagli avvocati difensori, tra l’altro, ci sono sentenze emesse negli ultimi due anni dal giudice di pace di Lodi, Lecce, Gonzaga, Porretta Terme, Taranto e Rovigo che hanno dato torto ai verbali elevati con i suddetti misuratori di velocità.
In particolare, gli avvocati del comprensorio assisano-bastiolo faranno leva sul pronunciamento del tribunale di Lodi: “Nessuna tolleranza forfetaria (il 5% stabilito dalla legge) – recita la sentenza del ’97 – può sostituire la taratura, unica operazione in grado di rivelare e correggere eventuali errori sistematici. Tale preventivo controllo risulta ancor più indispensabile se si considera che la misurazione della velocità costituisce un accertamento irripetibile: in assenza di idonea procedura di taratura, la misurazione della velocità risulta assolutamente inattendibile e non idonea a provare la fondatezza dell’accertamento amministrativo”.
In altre parole, non basta che l’autovelox sia omologato: deve essere anche tarato secondo gli standard di misurazione nazionale.
Su col morale, dunque: la sanzione inflitta agli automobilisti più distratti potrebbe essere annullata.
Le multe, come molti avranno sperimentato di persona, sono pesanti: 135 euro se la velocità rilevata non supera di 40 chilometri orari il limite indicato, sanzione che arriva a 343 euro, più il ritiro della patente di giuda, appena il contachilometri raggiunge e supera i 41 chilometri orari oltre il limite. La battaglia legale, però, non sarà semplice: nel giugno scorso, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiarito che la taratura è prevista solo per gi apparecchi acquistati dopo il 16 maggio 2005 perché concepiti per funzionare in automatico, cioè senza l’ausilio e la garanzia dell’operatore.
I ricorsi che dovrà esaminare il giudice di pace assisano riguardano sanzioni elevate sulle strade interne dei Comuni di Assisi e Bastia e sulla Ss75 ad opera della Polizia Stradale, le prime a essere oggetto di pubblica udienza.
Nel frattempo, i Comuni interessati dovranno depositare nella cancelleria di Santa Maria degli Angeli la documentazione necessaria al pronunciamento del giudice Spampinato. Tra due mesi, la resa dei conti.

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