Bastia, il consigliere Ds Calzetti risponde ad Aristei


Riceviamo e pubblichiamo:


“In merito alla lettera aperta della dottoressa Aristei, la quale interroga il sindaco sul comportamento e sulla lealtà del sottoscritto consigliere Ds Massimo Calzetti, l’unica cosa che posso, parzialmente, apprezzare è lo stile, la perfezione e la correttezza della scrittura e della punteggiatura. Tutto il resto, per quanto mi riguarda, è completamente da respingere. Poche e semplici considerazioni per spiegare i fatti. La pratica urbanistica area ex Lolli è stata complessa dall’inizio del suo iter; la variante alla stessa voleva essere proposta agli aventi titolo e debbo dire anche agli addetti al controllo come semplice atto di routine. Della stessa pratica e dei procedimenti avviati per la richiesta di i variante, pur avendo assunto informazioni sommarie, non ne avevo  convinzioni positive tanto che ho dovuto cercare per vie brevi ulteriori notizie che sciogliessero i miei dubbi, ma in considerazione della carenza e sommarietà delle risposte ricevute ho ritenuto opportuno, assumendomi in pieno la totale responsabilità, chiedere formalmente al sindaco gli approfondimenti del caso che mio malgrado si sono rivelati opportuni e positivi. E’ stato così che il sindaco, su informazioni diverse assunte dagli uffici tra la prima e la seconda lettura degli incartamenti, nella totale e piena autonomia proponeva al Consiglio il ritiro della pratica. No, dottoressa Aristei, il metodo che Lei indica “parliamone” è un metodo che respingo e che non mi appartiene; credo di aver contribuito in maniera determinante affinché il sindaco e la maggioranza non adottassero un piano illegittimo e non comprensibile.
Quindi rassicurando la dottoressa Aristei, sul fatto che io sono un consigliere eletto nelle file dei Ds sul programma del sindaco, programma che condivido e sostengo in pieno, assicuro nella lealtà e nella trasparenza che il mio voto sarà sempre a disposizione del sindaco, del gruppo Ds e della maggioranza, senza ricatti e tranelli per nessuno.
Purtroppo, con forte amarezza, sto riscontrando che in questa città chi si erge a difensore delle certezze dei diritti dei cittadini è il primo a strumentalizzare la buona fede ed il sano operato di altri, scordandosi invece quello che è il proprio dovere nel ruolo istituzionale che rappresenta e cioè di fare corretta opposizione, mansione che a mio avviso per alcuni consiglieri di minoranza resta povera di argomenti”.


Massimo Calzetti,
consigliere comunale
 Ds di Bastia

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