Il consiglio comunale ha approvato le linee di indirizzo per rivitalizzare le zone


Lombardi polemizza con la Provincia per alcuni ritardi


BASTIA – Il consiglio comunale ha approvato mercoledì il piano attuativo per il centro storico adottato con delibera del consiglio comunale nel gennaio del 2004. A maggio invece era giunto il parere della Provincia cui era stato inviato nell’agosto del 2004. “La Provincia ha individuato – ha rilevato l’assessore Clara Silvestri – una serie di prescrizioni che, di fatto, snaturano la filosofia del Piano, che aveva tra i suoi obiettivi principali la tutela di alcuni monumenti ed edifici storici cittadini (ad esempio il Palazzo della Contessina), la riqualificazione di importanti aree produttive situate nel centro storico, lo snellimento delle procedure burocratiche e la facilitazione del commercio di vicinato. Obiettivi che, a seguito delle rigide valutazioni della Provincia, al momento è possibile raggiungere soltanto parzialmente”. “Desta sorpresa – ha commentato il sindaco Lombardi – il fatto che gli uffici provinciali del settore abbiano colto solo parzialmente lo sforzo innovativo che si voleva perseguire per un’area urbana come quella di Bastia vecchia, che non è affatto omologabile ai centri storici umbri delle città d’arte. Ampie aree inserite all’interno del centro storico di Bastia hanno infatti subito nel corso degli anni un processo di degrado sul piano strutturale come su quello dell’habitat sociale. E conseguentemente queste aree hanno bisogno di strumenti premianti che, attraverso la riqualificazione, favoriscano la possibilità di ritessere un nuovo tessuto sociale nel cuore della città. In tale ottica – ha fatto notare Lombardi – gli organismi interlocutori, che hanno funzioni di verifica, dovrebbero sempre di più correlarsi con le realtà locali per favorire soluzioni alle problematiche da queste evidenziate, con un atteggiamento positivamente interlocutorio. Questo perché noi amministratori locali abbiamo una responsabilità politica determinata dalla volontà dei cittadini, che non può essere compromessa da un atto tecnico. In questo modo invece si torna ad un concetto di centralismo contrario alla logica della valorizzazione del ruolo delle autonomie locali”. Un ruolo, quello di poter determinare lo sviluppo del territorio secondo le peculiarità e le istanze della popolazione locale (anziani, giovani che vogliono tornare a vivere nel centro storico, cittadini in genere) al quale il Comune di Bastia Umbra non intende rinunciare. “Utilizzeremo lo strumento della variante generale al Prg – annuncia a questo proposito il sindaco Lombardi – per riproporre le idee sul centro storico non recepite dalla Provincia e nel frattempo procederemo utilizzando anche le leggi regionali. La vicenda di quest’atto per Bastia così importante – conclude il primo cittadino – deve segnare un momento di riflessione attraverso il quale si possano costruire rapporti nuovi e maggiormente proficui tra gli enti, che non siano di mera gerarchia”.

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