A Bastia amara sorpresa per le famiglie: rincari del riscaldamento, dopo l’inverno lungo e freddo 
 
 E il Comune interviene presso la Cesap, il gestore del metano 
 
 di ADRIANO CIOCI


BASTIA – Le telefonate di protesta sono giunte non soltanto alla Cesap, che detiene la gestione della vendita del gas metano del territorio, ma anche al Municipio, al sindaco stesso e agli esponenti della minoranza, alcuni dei quali hanno già inviato formali richieste di chiarimenti.
In questi giorni, infatti, le famiglie bastiole sono state letteralmente prese d’assalto dalle bollette con cifre da capogiro per il consumo di gas, legato in gran parte al riscaldamento per un inverno molto freddo, con neve e temperature rigide prolungate.
Si tratta non soltanto di centinaia di euro da pagare, ma in molti casi la cifra supera abbondantemente quota mille. «A questo punto – dice Antonietta Benni di Ospedalicchio – ci troviamo di fronte ad un bivio: continuare a sostenerci, mangiando intendo, o decidere solo di riscaldarci. La pensione non sarà sufficiente a pagare la bolletta, visto che la mia riporta ben 1.446 euro».
Un commento condiviso, quello della signora Antonietta, perché a pensarla come lei ci sono tanti altri utenti rimasti letteralmente di sasso quando hanno aperto la propria busta. La fatturazione si riferisce al primo trimestre di quest’anno e per molti non si tratta soltanto di puri e semplici consumi, ma anche di acconti.
«La somma mette in difficoltà i bilanci familiari – dice Fabrizio Masci (Fi) – Per questo motivo ho inviato al Sindaco una lettera affinché intervenga sui vertici della Cesap e permetta agli utenti che ne faranno richiesta di rateizzare il pagamento senza aggravi di spesa. L’urgenza della richiesta è dettata dalla vicinanza della scadenza prevista per il 9 maggio. Presenteremo anche un’interpellanza per avere chiarimenti sul metodo del conguaglio stesso».
Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco Lombardi, che ha dichiarato: «Dopo aver personalmente raccolto le lamentele di alcuni cittadini ho dato subito mandato al nostro Ufficio Tecnico di attivarsi verso la Cesap per verificare l’esattezza delle letture».
L’assessore Antonio Criscuolo riferisce di aver preso contatti con lo stesso gestore Cesap: «Ci hanno già confermato – dice Criscuolo – l’esattezza dei rilievi. Si tratta di fatturazioni relative ai mesi di gennaio e febbraio, dove si è concentrato il 53% dei consumi e per questo molti si sono trovati di fronte a cifre elevate. Prima della scadenza i cittadini in difficoltà si potranno recare nei locali presidii Cesap per chiedere dilazioni con misure che saranno studiate caso per caso».
Al Comune fanno comunque sapere che è già stato rivolto un invito ai gestori del gas affinché individuino soluzioni atte ad evitare, in futuro, la concentrazione di somme. Ma la rabbia e, soprattutto, il disagio delle famiglie rimangono invariati.
Resta però un aspetto da chiarire meglio. Il prezzo del gas metano per metro cubo dovrebbe restare per gli utenti praticamente fermo. Infatti le forniture all’Italia avvengono sulla base di prezzi concordati di durata pluridecennale (tra Eni, Algeria e Libia), che sono del tutto sganciati dalle oscillazioni che colpiscono invece il petrolio greggio, di conseguenza benzina e gasolio. Aumenti sensibili del prezzo del metano dovrebbero dunque non esistere.
 

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