di ADRIANO CIOCI


BASTIA – Sale la polemica sul cambio degli orari di apertura al pubblico degli uffici comunali (con chiusura del sabato). Il provvedimento aveva provocato, qualche giorno fa, l’abbandono del consiglio comunale dei Comunisti italiani (in maggioranza), delle Liste Civiche e di Forza Italia. Sull’argomento Massimo Geoli (Ci) incalza: «Abbiamo raccolto i disagi e le proteste di un centinaio di cittadini che al sabato gli viene negato il disbrigo di pratiche amministrative, come erano abituati a fare in questi anni. La soluzione esiste, ed è quella di riordinare l’orario con adeguate turnazioni tra il personale». Fabrizio Masci (Fi) aggiunge: «Tale chiusura crea difficoltà anche ai consiglieri di opposizione. Per la maggior parte di essi il sabato mattina è l’unico giorno per recarsi presso gli uffici ed esaminare con attenzione le pratiche nell’interesse della collettività». Concorda su questo anche Rosella Aristei (liste civiche) ed aggiunge: «La flessibilità di una istituzione in risposta alle esigenze dei cittadini è la vera testimonianza di una democrazia che sa ascoltare».
Il sindaco Lombardi replica e spiega: «La scelta del nuovo orario nasce sulla base di un orientamento assunto nel programma elettorale della maggioranza come elemento teso a rafforzare la produttività dell’ente e l’efficienza dei servizi offerti al cittadino. Del resto anche una circolare della Prefettura invitava ad organizzare in questo modo gli orari, con l’apertura pomeridiana. Far prevalere gli interessi di alcuni esponenti politici a quelli dei cittadini è il sintomo di una concezione residuale della politica rispetto al suo vero valore».
 

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