BASTIA UMBRA Duecento bancarelle costrette a chiudere
BASTIA — Un flop previsto quello della Fiera di primavera che ha visto domenica scorsa quasi duecento bancarelle esporre la propria merce nella mattinata per essere costrette nel corso della giornata a lasciare la piazza e le strade del centro storico. Prima una pioggia incessante che si è abbattuta sugli ambulanti fino al primo pomeriggio, poi anche un forte vento ha definitivamente scoraggiato i commercianti e tenuto lontani i consumatori. Solo nel tardo pomeriggio si è fatto vivo il pubblico che si è riversato nei negozi, gli unici a rimanere aperti fino a sera. Bilancio negativo dunque della prima fiera dell’anno, la quinta della serie, penalizzata anche in passato dal maltempo, ma mai come questa volta. Un motivo in più per ripensare alla formula delle fiere delle quattro stagioni, non tanto per ragioni climatiche, quanto per la necessità di attrarre un maggior numero di «clienti». Anche l’amministrazione comunale, che organizza l’evento, vuole individuare motivazioni nuove che rilancino l’iniziativa. Un’ipotesi possibile potrebbe essere quella delle fiere a «tema» per esporre i prodotti migliori a prezzi competitivi. Ci sta lavorando la locale Confcommercio, ma dovrà superare il consorzio degli ambulanti che teme una marginalizzazione del loro ruolo nell’ambito di una formula innovativa. La soluzione possibile, dunque, non solo passa per idee nuove e valide, ma anche nella capacità di coinvolgere tutti i soggetti economici interessati.
M.S.
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