Un anno e otto mesi di reclusione 
 
L’autotrasportatore straniero si era diretto a bordo di un «caricatore gommato» contro il locale «Bora Bora» di Bastia Doveva rispondere di furto aggravato del mezzo e di tentato omicidio nei confronti degli agenti che cercarono di fermarlo


Un anno e otto mesi di reclusione, 800 euro di ammenda e arresti domiciliari. Questo l’esito della direttissima di ieri mattina, al Tribunale di Perugia – Sezione di Assisi, carico di B.R., l’autotrasportatore albanese, residente a Deruta, protagonista dell’assalto, a bordo di un’enorme ruspa, al «Bora Bora», locale di Bastia Umbra, dove non era stato fatto entrare in quanto ubriaco.
L’uomo, che era stato arrestato dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato accorsi sul luogo dell’incredibile vicenda e che avevano avuto il loro daffare per avere ragione dell’uomo che aveva perso completamente il lume della ragione, doveva rispondere dell’accusa di furto aggravato (del «caricatore gommato», questo il nome tecnico del mezzo), tentato omicidio (nei confronti degli agenti della polizia che avevano cercato di fermarlo, rimanendo peraltro feriti), danneggiamento aggravato delle macchine e dell’impianto di metano e dell’acqua, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice Carlo Gambucci, pm Adele Lerose, ha convalidato l’arresto e lo ha ritenuto da condannare per il furto, il danneggiamento, le lesioni e la resistenza a pubblico ufficiale, ma non per il tentato omicidio; così, dopo la Camera di consiglio si è giunti alla sentenza, alla condanna e agli arresti domiciliari. B.R., difeso dall’avvocato Fabio Fedeli era giunto in Tribunale a bordo di un’auto dei Carabinieri. Ad attenderlo, oltre al legale di fiducia, c’erano il padre, la madre e la sorella. La vicenda si era verificato nella notte fra sabato e domenica, intorno alle 2. Era stato il proprietario del locale ad allertare i carabinieri del radiomobile della compagnia di Assisi e gli uomini del commissariato della polizia di stato: B.R. voleva entrare nel locale dal quale era stato respinto a bordo di una ruspa rubata da un’officina della zona, distruggendo alcune auto, alle cortine murarie dell’edificio, ad un gazebo, alle centraline del metano e della rete idrica, all’ingresso del locale che domani riaprirà.
Maurizio Baglioni 

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