Stangata al Bastia 
 
Dopo la sconfitta interna con la Nestor, per il Bastia è arrivata la stangata del giudice sportivo che in base al referto dell’arbitro Rosati di Foligno è andato giù pesante. Il presidente bastiolo Giuliano Rossi, già in regime di squalifica, è stato inibito fino al 30 giugno 2005 perchè al termine dell’incontro «entrava nel recinto spogliatoi e tentava reiterato comportamento offensivo minaccioso nei confronti dell’arbitro istigando con detto comportamento altre persone lì presenti a tenere analoga condotta».
Di 1500 euro l’ammenda alla società per avere lasciato il cancello di accesso al recinto degli spogliatoi dal quale una trentina di sostenitori sono entrati per poi «profferire offese e minacce nei confronti dell’arbitro e dei tesserati della squadra avversaria. Inoltre colpivano a pugni e calci la porta dello spogliatoio della terna». A causa dell’assedio dei tifosi, la terna ha poi potuto lasciare lo stadio solo alle 17,45 e sotto scorta delle forze dell’ordine attivate dalla società ospite. Per l’arbitro anche ulteriori minacce, sputi e manate sui vetri e sul cofano. I guardalinee hanno potuto lasciare il campo solo sull’auto delle forze dell’ordine. Il tutto, scrive il giudice, senza che i dirigenti del Bastia si adoperassero per placare gli animi.
Clima teso anche in casa Pontevecchio con squalifiche anche alla Pontevecchio con le squalifiche del dirigente Carlo Bambagioni e del presidente Giovanni Monsignori fino al 28 febbraio. Bambagioni secondo il referto ha tentato di colpire l’arbitro con il portanumeri delle sostituzioni; offese e all’arbitro, minacce e istigazione a fare altrettanti ai propri tifosi da parte di Monsignori riconosciuto tra il pubblico presente.
Per le gare dell’8 dicembre, da segnalare i 250 euro di ammenda alla Narnese per lancio (senza colpire) di una bottiglia, un’asta metallica e pietre all’indirizzo di un guardalinee.
 

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