Il presidente Gallerani: “Quello che è successo a Narni non succede in nessun campo d’Italia”


BASTIA UMBRA – Tanta rabbia in corpo, altrettanta delusione e con il classico pugno di mosche in mano. Questo lo stato d’animo della comitiva bastiola di ritorno da Narni, dopo la terza sconfitta stagionale. Ma i commenti più che sulle prodezze di Giuliano Cioci, gli stessi erano indirizzati sull’ambiente trovato e sul trattamento ricevuto. Chi punta il dito accusatore contro la società dei patron Gubbiotti e Garofoli, è il presidente Guglielmo Gallerani capo delegazione. “La dirigenza locale, è stata complice di quanto accaduto – dice con forza Gallerani – in nessun campo d’Italia, la tifoseria transita da un settore all’altro dell’impianto indisturbata come è accaduto al San Girolamo. Tutto è avvenuto in pochi minuti, comandato da qualcuno che aveva l’intenzione di intimidire il nostro allenatore e l’intera panchina. Questa vile operazione, è perfettamente riuscita”. Rincara la dose e conferma tutto l’accompagnatore ufficiale, Claudio Lupatelli, presente in panchina. “Ad un certo punto, ho temuto seriamente per l’incolumità fisica di noi presenti in panchina. Ci è piovuto addosso di tutto, perfino roba liquida che lascio a chi legge immaginare cos’era. Quanto accaduto non si era verificato nemmeno sull’infuocata trasferta di Olbia, contro il Tavolara e rivedendo le immagini in televisione, ho avuto ancora più paura soprattutto per i ragazzi”. Questi spiacevoli fattacci, hanno fatto passare in secondo piano la confortante prestazione dei ragazzi di Rosignoli, bravi ad interpretare benissimo la gara fino alla prodezza di Cioci che ha determinato il giusto calcio di rigore e la severissima sanzione applicata su Ascani. La stessa severità purtroppo però, il direttore di gara non ha applicato sul difensore locale Proietti nel primo tempo, quando ha colpito al volto l’attaccante Colantonio a gioco fermo, immagine evidenziata benissimo dalle riprese televisive. In quel preciso momento con il Bastia in vantaggio, la gara avrebbe preso senza dubbio un altro binario. Così non è stato e la posizione in classifica di questo Bastia, era e resta precaria.
Leonello Carloni

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