Faccia a facci tra Lombardi e il volontariato: preoccupano redditi e integrazione
Il sindaco: “Subito un tavolo per migliorare i servizi”


BASTIA UMBRA – Si è svolto mercoledì sera in Comune l’incontro tra la giunta e le associazioni del mondo del volontariato, primo confronto del percorso partecipativo sul programma di mandato del sindaco Francesco Lombardi prima della presentazione e della discussione in consiglio comunale. Numerosi i presenti, in rappresentanza delle oltre ottanta associazioni che operano nel territorio comunale di Bastia Umbra, che si dimostra particolarmente vivace sul versante dell’associazionismo. Una ricchezza che l’amministrazione comunale, così come previsto nel programma del sindaco, intende valorizzare, coinvolgendo operativamente le associazioni nella programmazione e nella gestione di servizi ed interventi relativamente alle materie di competenza. Con queste associazioni l’amministrazione comunale intende cooperare nell’ottica di ridurre le sovrapposizioni di intervento e di ottimizzare i servizi erogati sul territorio, utilizzando al meglio le sensibilità , le esperienze e le competenze maturate da chi da anni opera in specifici ambiti di intervento. Il protagonismo di quella fondamentale risorsa bastiola costituita dall’associazionismo sarà valorizzato attraverso l’individuazione della Casa delle Associazioni.
Quanto alle problematiche principalmente emerse nel corso del confronto, si è parlato dei casi di disagio e di difficoltà economica emersi anche in una realtà complessivamente ricca qual è quella bastiola, che però negli ultimi anni, a seguito della trasformazione in realtà urbana complessa, ha visto l’accentuarsi di fenomeni di estraneità di una parte della popolazione al resto del tessuto sociale. Per far fronte a tali situazioni di disagio, si è discusso della possibilità di attivare nell’immediato strumenti rivolti alle famiglie più bisognose. Le questioni legate all’aumentata complessità della realtà bastiola coinvolgono anche i numerosi immigrati extracomunitari presenti nel territorio comunali, la cui piena integrazione nel tessuto socio – economico locale impone azioni di formazione e di assistenza, proprio facendo leva sul volontariato.
“La prospettiva – ha spiegato il sindaco Francesco Lombardi – è quella di realizzare, entro la fine dell’anno, una sorta di conferenza, possibilmente comprensoriale, per affrontare tutti insieme, istituzioni a vario livello ed associazioni del volontariato, la complessa tematica dell’integrazione multietnica, per concordare comuni azioni di intervento e servizi mirati rivolti agli immigrati”. Quello della presenza degli immigrati è un problema pesante visto che in città quasi il 4% della popolazione arriva da oltre confine: 707 erano i residenti al 31 agosto dello scorso anno con un incremento nel triennio 1998-2000 che ha toccato quota 29,6%. Le distribuzione sul territorio comunale racconta che quasi un terzo (28,6%) vivono in centro storico mentre il resto si distribuisce in maniera abbastanza uniforme nelle frazioni e nei quartieri di periferia.

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